TAV, PD: destra in difficoltà
Lo affermano in una dichiarazione comune il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, Stefano Esposito e Giorgio Merlo
TORINO - «L'iniziativa politica bipartisan del 24 gennaio per la realizzazione della Torino-Lione non può essere sottoposta a condizionamenti di natura elettorale. Infatti, lo spirito della manifestazione -come confermano le centinaia di adesioni arrivate sino ad oggi anche dal mondo economico e produttivo piemontese- è finalizzato ad evitare che la Tav diventi un terreno di scontro elettorale e tra i rispettivi schieramenti politici». Lo affermano in una dichiarazione comune il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, Stefano Esposito e Giorgio Merlo.
«Stupisce, al riguardo -aggiungono-, l'atteggiamento dell'On. Roberto Cota (capogruppo alla Camera della Lega Nord, n.d.r.) che da un lato dichiara la disponibilità «piena e convinta' a partecipare alla manifestazione e, dall'altro, piega questa partecipazione a condizioni politiche ed elettorali radicalmente estranee e contrarie allo spirito della manifestazione. Cosa c'entrano le dimissioni dell'assessore Artesio con la partecipazione all'incontro del Lingotto? Cosa c'entra la coalizione che sosterrà Mercedes Bresso - che sarà giudicata per la sua coerenza dagli elettori piemontesi il 28 marzo - con l'iniziativa bipartisan sulla Torino-Lione?».
«Chi scrive -prosegue la nota- ha da sempre sostenuto l'errore politico dell'alleanza tra settori del PD valsusini e le liste No Tav per il nuovo governo della comunità montana e la necessità che il nostro partito faccia chiarezza definitiva rispetto a comportamenti politici in aperto contrasto con le indicazioni del PD. Anche grazie alla nostra iniziativa il PD piemontese ha assunto la decisione di deferire agli organi competenti la posizione assunta da Plano e dagli amministratori PD della valle. Ma anche questi argomenti nulla c'entrano con le scelte del centro destra che utilizzano strumentalmente alcuni elementi per spiegare la difficoltà a partecipare alla manifestazione del Sì Tav del prossimo 24 gennaio al Lingotto». «Tuttavia, ci auguriamo -concludono Chiamparino, Esposito e Merlo- che il centrodestra piemontese riveda la sua posizione e partecipi attivamente alla manifestazione del sì alla Torino-Lione sgombrando definitivamente il campo da inutili politiche di basso cabotaggio. Siamo convinti che la grande manifestazione del 24 a Torino possa diventare l'occasione per sancire un patto politico trasversale finalizzato unicamente, al di là del vincitore delle prossime elezioni regionali, a garantire la realizzazione della Torino-Lione».
Roberto Cota nel pomeriggio aveva lanciato una sorta di aut aut al Pd dicendo «faccia chiarezza o non parteciperemo alla manifestazione promossa dal sindaco di Torino per il 24 a sostegno della Tav». E come prova aveva avanzato due richieste: «Il presidente della Regione Piemonte, Bresso, tolga la delega agli assessori espressione delle forze contrarie alla Tav e dica no ad alleanze con le forze politiche 'No Tav' e sia sfiduciata la comunità montana che sta bloccando i sondaggi e quindi la realizzazione dell'opera».