1 maggio 2024
Aggiornato 22:00
La crisi dei conti pubblici

Siniscalco: il rilancio economia con il deficit è «infantile»

«No alla tentazione di aumentare la spesa. Con lo scudo fiscale risorse per 6 punti di Pil»

ROMA - L'Italia è entrata nella crisi economica «con un bassissimo debito privato e un altissimo debito pubblico che ci ha impedito i piani di stimolo; con banche relativamente sane e con imprese industriali forti, ma deboli da un punto di vista patrimoniale». Lo dice il vicepresidente di Morgan Stanley ed ex ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco.

«Avessimo rilanciato la spesa - afferma in un'intervista al Corriere della Sera - ci ritroveremmo con un debito molto più alto e nessun problema strutturale risolto. Su questo Giulio Tremonti ha ragione. Illudersi di rilanciare l'economia con il deficit è infantile, quello che conta è preservare l'apparato produttivo in questo terremoto».

Per quanto riguarda lo scudo fiscale, Siniscalco sottolinea che «ha riportato in Italia risorse per sei punti di Pil. La lezione è che stanno finendo i paradisi fiscali, cioè un pezzo della crisi».