28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Apertura in lieve flessione a Piazza Affari dopo le chiusure negative di Wall Street e Tokio

Borsa: i mercati tirano il fiato dopo la corsa al rialzo di novembre

Intanto l’oro trascina al rialzo tutte le materie prime

L’arretramento fatto registrare ieri da Wall Street non è stato vistoso, ma è stato sufficiente a condizionare le chiusure europee che proprio sui dati pervenuti dall’altra sponda dell’Oceano hanno invertito una tendenza che fino a quel momento era stata decisamente positiva.
Stessa musica questa mattina per la Borsa di Tokio che è scesa ai minimi degli ultimi quattro mesi anche per la debolezza su quella piazza del comparto bancario.
I titoli degli istituti di credito giapponesi hanno infatti risentito dell'annuncio del maxi aumento di capitale da 11 miliardi di dollari di Mitsubishi Ufj Financial Group (-3,7%). Il Nikkei ha perso l'1,3% a 9.551,47 punti, mentre l'indice Topix ha terminato in calo dell'1,45% a 837,71.

BORSE EUROPEE - Con questo quadro alle spalle l’apertura delle europee si presentava scontata e così è stato.
L'indice Ftse It All Share, dopo i primi scambi, ha registrato una flessione dello 0,25% a quota 23.694, mentre l'Ftse Mib ha ceduto lo 0,29% a 23.266 punti. E praticamente su questi valori si sono mossi anche gli altri indici del vecchio continente.

WALL STREET - L’umore dei mercati è indirizzato alla prudenza. C’ è attesa di vedere, dopo i risultati negativi di ieri del mercato immobiliare in Usa, se l'indice di Wall Street riuscirà a violare il supporto posto intorno all'area dei 1100 punti». In ballo ci sono anche i dati sui sussidi settimanali della disoccupazione. Anche se Wall Street, che dai primi di questo mese ad oggi è cresciuta del 20 per cento, è sembra al momento poco propensa a farsi troppo influenzare dai dati macroeconomici. Finora, infatti, salvo qualche flebile segnale e molte dichiarazioni di ottimismo, non c’è stato alcuna svolta vera e propria della crisi a giustificare gli aumenti vertiginosi di questi mesi, sia in Usa che sulle altre piazze mondiali.

MATERIE PRIME - Intanto il petrolio è tornato sopra gli ottanta dollari e l’euro questa mattina è in leggera flessione, dopo avere superato quota 1,5 sul dollaro.
Da segnalare l’irresistibile ascesa dell’oro che ieri ha superato la soglia storica di 1.150 dollari l’oncia, trascinando al rialzo anche argento, platino e palladio.
Da record anche il rialzo dello zucchero raffinato che a Londra, con un aumento del 2,2 in giornata ha raggiunto una quotazione mai toccata prima.
In salita anche cacao, caffè e cotone.