19 aprile 2024
Aggiornato 12:30

Riaperto oggi al traffico collegamento provvisorio su fiume Po

Tra sponda lombarda e quella emiliana dopo crollo del 30 aprile

ROMA - Oggi l`Anas ha aperto al traffico il collegamento provvisorio sul fiume Po tra la sponda lombarda e quella emiliana, che permette di ripristinare provvisoriamente la viabilità interrotta tra la sponda lombarda e quella emiliana a seguito del crollo di una campata del ponte sulla strada statale 9 via Emilia, avvenuto il 30 aprile 2009. Il ponte in elementi galleggianti è stato realizzato con tecnologie avanzate e rappresenta un`opera di ingegneria unica in Italia.

«Il cronoprogramma che ho illustrato in questa stessa sede lo scorso 18 maggio, è stato finora sostanzialmente rispettato - ha detto il presidente dell`Anas Pietro Ciucci -. Un risultato così importante è frutto del prezioso impegno di tutti: il Governo, le Prefetture di Piacenza e di Lodi, le due Regioni Emilia Romagna e Lombardia, le Istituzioni locali, le imprese e, consentitemi di dirlo, i tecnici e i funzionari dell`Anas. È anche grazie a questo spirito di collaborazione che è stato possibile ripristinare un collegamento così vitale per il territorio in tempi rapidi, e cioè in appena tre mesi. Un ringraziamento particolare desidero rivolgerlo al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, il cui supporto è stato fondamentale».

Ciucci ha ricordato che il collegamento provvisorio è stato approvato e finanziato da parte del consiglio di amministrazione dell'Anas già il 26 giugno scorso, subito dopo la condivisione delle scelte progettuali con le Amministrazioni locali coinvolte. La gara per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento provvisorio, bandita in data 17 luglio, è stata aggiudicata in tempi rapidissimi - il 7 agosto - al raggruppamento temporaneo di imprese Solidus S.r.l. - Cimolai S.p.A., di Roma, con la consegna dei lavori effettuata appena tre giorni dopo (il 10 agosto), in concomitanza col dissequestro delle aree da parte della Procura della Repubblica di Lodi. Il raggruppamento aggiudicatario ha offerto una riduzione di 30 giorni sul tempo originario, previsto in 90 giorni.