Ocse: Italia guida ripresa, ma i sindacati restano prudenti
Bisogna potenziare le difese dei lavoratori
ROMA - I segnali di ripresa nei paesi Ocse e le indicazioni positive che provengono dall'Italia dimostrano «che la virulenza della crisi si è placata» ma comunque occorre «essere molto cauti e potenziare le difesa per i lavoratori». E' prudente il commento del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, sugli ultimi risultati del superindice previsionale dell'Ocse, che vede l'Italia nel gruppo di testa sul fronte del recupero, assieme a Francia, Gran Bretagna e Cina.
«Bisogna - ha detto Bonanni - vedere quale sarà la conseguenza di un percorso così lungo di crisi. Ecco perchè bisogna essere molto cauti e rafforzare le terapie che pure abbiamo utilizzato nell'ultimo anno e mezze». Non è stupito dai dati Ocse, il presidente dell'Abi, Corrado Faissola: «Io ho sempre avuto grande fiducia nell'Italia, quindi i dati mi rallegrano molto ma non mi sorprendono altrettanto». Per il leader dell'Ugl, Renata Polverini, «se la ripresa c`è, come certifica l`Ocse e ribadisce il governo, non si esiti allora ad avviare le riforme di cui il paese ha bisogno. A cominciare da una riforma fiscale che ripristini un principio di giustizia ed equità, con particolare attenzione alle famiglie».
Per l'Ocse «una ripresa è chiaramente visibile negli Stati Uniti, in Giappone e in tutte le altre maggiori economie». Ma questi sviluppi positivi, che seguono quelli giunti nei giorni scorsi dai dati sul Pil americano, continuano a scontrarsi con dinamiche allarmanti sul fronte del lavoro. La stessa Ocse invita alla cautela. A settembre il superindice per la media dei 30 paesi aderenti ha segnato un incremento di 1,3 punti rispetto al mese precedente, e di 3,4 punti nel paragone su base annua. Per l'Italia è avanzato di 1,3 punti dal mese precedente, mentre la crescita su base annua, pari a 10,8 punti è la più consistente tra i paesi elencati.
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