Gelmini a Bonanni: «Slogan vecchi, dovete modernizzarvi»
«Stimo segretario Cisl, ma ci vuole coraggio per sfida innovazione. La scuola non è un ammortizzatore sociale»
ROMA - «Chiedo alla Cisl, e in generale ai sindacati più moderati, un grande sforzo di modernizzazione per il bene della scuola e del paese». Così in una nota il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini che commenta la manifestazione organizzata per oggi dalla Cisl a Roma.
IN LINEA CON MEDIA EUROPEA - «Questa mattina il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, persona che stimo - dice Gelmini - ha affermato che in Italia ci sono pochi professori, pochi bidelli e risorse limitate. Al segretario generale ricordo che l'Italia e in assoluta linea con la media europea. Ha più di 700mila insegnanti, addirittura 150mila bidelli e spende ogni anno 43miliardi di euro per la scuola. Anche questo dato in linea con la media europea».
QUALITÀ E NON QUANTITÀ - «La scuola vista solo come un ammortizzatore sociale, un luogo in cui l'unico obiettivo per i sindacati è la quantità e non la qualità, non può guardare al futuro - prosegue Gelmini - e vincere le sfide con gli altri paesi europei».
SFIDA DELL'INNOVAZIONE - «Una scuola che spende il 97% del bilancio in stipendi rinuncia alla qualità, al merito, alla formazione e al miglioramento dell'edilizia scolastica. Per noi - aggiunge Gelmini - invece i temi centrali sono il reclutamento, la valutazione, la carriera degli insegnanti, la qualità dell'istruzione offerta ai ragazzi e, con il 30% dei risparmi in finanziaria, pagare di più i professori più bravi. Su questi temi siamo disponibili ad un confronto anche la settimana prossima e più in generale il governo è anche sensibile al tema del rinnovo contrattuale. Chiediamo però a questo sindacato - conclude il ministro - di avere più coraggio per affrontare la sfida dell'innovazione. La scuola deve essere il vero motore del Paese».
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