18 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Ma cresce l’utilizzo dell’informatica nel rapporto con la Pubblica amministrazione: e fa risparmiare!

La burocrazia costa alle imprese ferraresi 1.000 euro al mese

Roncarati: «Semplificare si può a cominciare dalle cose più semplici, come scrivere in modo più chiaro e comprensibile le comunicazioni dirette ai cittadini e alle imprese»

Oltre 13.000 euro in media per ogni impresa, che fanno 1.000 euro al mese. E’ quanto le aziende ferraresi hanno speso nei primi otto mesi del 2009 per oneri amministrativi. La stima viene da una indagine effettuata a giugno dalla Camera di Commercio di Ferrara sulla base di un rapporto di Unioncamere. Rispetto allo stesso periodo del 2006, le imprese della provincia hanno speso per adempimenti burocratici circa il 4,6% in più.

Il costo medio sostenuto dalle imprese dei servizi (circa 12.800 euro) è superiore a quello delle aziende manifatturiere (circa 11.800 euro). Inoltre, l’indagine della Camera di Commercio mostra che il 45,5% dell’ammontare complessivo degli oneri amministrativi pagati dalle imprese ferraresi si riferisce a costi esterni mentre il restante 54,5% è relativo a costi interni all’impresa. Per il 27,8% delle imprese i costi dei principali adempimenti amministrativi sono aumentati rispetto al 2007 (nel 2006, questa percezione interessava il 24,6% delle aziende) mentre per il 63,6% sono rimasti sostanzialmente invariati (la quota analoga era 60,2% nel 2006).

«Semplificare si può - ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, anzi si deve, a cominciare dalle cose più semplici, come scrivere in modo più chiaro e comprensibile le comunicazioni dirette ai cittadini e alle imprese, ma anche quelle trasmesse ai nostri colleghi e collaboratori. Non sono soltanto i grandi progetti che possono innovare le nostre amministrazioni, ma è possibile farlo anche con il lavoro quotidiano di tanti pubblici dipendenti che utilizzano un linguaggio diretto, fatto per essere compreso. Deve consolidarsi l'idea – ha proseguito Roncarati - che sono finiti i tempi di un'Amministrazione pubblica autoreferenziale, intenta a uno sterile dialogo con se stessa. Gli uomini e le donne della Pubblica amministrazione devono mutare la prospettiva in cui si pongono e abituarsi a scrivere – ma alcuni, per fortuna, già lo fanno – in funzione del loro vero interlocutore: il cittadino, senza il quale l'intero apparato burocratico non avrebbe ragione di esistere. Ne è stata fatta di strada, ma molta rimane da fare. La tanto auspicata rivoluzione copernicana è a metà. I salti culturali richiedono tempi lunghi. E forse – mi si tacci pure di pessimismo – un ricambio generazionale».

Aumento dell’informatica nei rapporti con la Pubblica amministrazione
L’informatizzazione della Pubblica amministrazione continua a coinvolgere un numero crescente di imprese a Ferrara: oltre l’85% delle aziende intervistate (era il 46,5% nel 2006) dichiara di utilizzare almeno qualche volta modalità telematiche per l’espletamento degli adempimenti amministrativi. In particolare, sale al 44,3% (in forte crescita negli ultimi 2 anni, se si considera che era il 16,3% l’analogo dato dell’ultima rilevazione) la quota di imprenditori che ormai utilizza esclusivamente procedure informatiche per la trasmissione di atti amministrativi. La quota di imprese che, invece, ha dichiarato di non aver fatto uso dell’informatizzazione per l’espletamento di adempimenti amministrativi si attesta al 14,3%, quota inferiore di ben 40 punti percentuali rispetto a due anni fa (53,5%).

Il 39,5% delle imprese che hanno dichiarato di utilizzare sempre o qualche volta modalità telematiche nei rapporti con gli uffici pubblici sostiene di avere riscontrato una riduzione dei costi a proprio carico: il dato evidenzia una significativa crescita rispetto all’indagine di due anni fa (29,7%). In flessione rispetto al 55,8% registrato nell’indagine 2006, la quota (40,3%) delle imprese ferraresi per cui i costi sono rimasti sostanzialmente invariati (pari al 34,5% sul totale delle imprese intervistate), mentre il 20,2% delle imprese che ha utilizzato procedure informatiche nei rapporti con la Pubblica amministrazione sostiene di avere registrato un incremento dei costi (era l’11,5% nell’ultima rilevazione).