29 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Energia nucleare

In Germania chiuso in un cassetto scottante rapporto su nucleare

Lo denuncia il Ftd, il ministro Schavan smentisce

BERLINO - Il ministro tedesco della ricerca scientifica, Annette Schavan (Cdu) tiene relegato da tre mesi in un suo cassetto uno «scottante» rapporto sul nucleare, da lei stessa commissionato. Lo scrive oggi il Financial Times Deutschland, precisando che il rapporto è stato consegnato il 24 giugno scorso e che la sua pubblicazione è prevista ad ottobre, dopo l'appuntamento elettorale delle legislative. Il portavoce del ministro, Elmar Koenig, respinge «categoricamente» le accuse.

Nel documento - titolato «Linee guida per un programma integrato di ricerca energetico - gli studiosi, un centinaio, si dicono a favore della costruzione di nuove centrali nucleari e suggeriscono la ricerca di alternative per il sito di deposito di scorie radioattive di Gorleben.

«A seconda delle considerazioni di ordine politico e sociale, la Germania potrebbe partecipare in futuro allo sviluppo e alla costruzione di centrali atomiche, così da coprire con il nucleare una buona parte del fabbisogno energetico». Nonostante gli incontestabili rischi, l'energia atomica offre un approvvigionamento energetico «conveniente da un punto di vista dei costi e convincente per l'opinione pubblica data l'assenza di emissioni inquinanti».

Lo «scarso interesse» dimostrato da Schavan per questo rapporto viene spiegato dal Ftd con diverse argomentazioni: in passato Schavan si è detta più volte a favore del mantenimento del sito di Gorleben; il suo partito, la Cdu, e i liberali preferiscono il prolungamento della vita delle attuali centrali piuttosto che l'alternativa di costruirne di nuove; infine, tutti i possibili siti individuati dagli esperti convergono nel Baden-Wuerttemberg, patria politica di Schavan.

Assieme al dossier sul salario minimo, quello del nucleare è forse uno dei pochi temi su cui i programmi di Cdu e Spd, oggi assieme al governo, si contrappongono chiaramente.