19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Economia. Sicilia

Fincantieri, Venturi: «Ministero diponibile a storno somme per Palermo»

Altro incontro entro pochi giorni «per discutere rilancio cantieri navali»

PALERMO – La crisi dei cantieri di Navali di Palermo al centro di un incontro che si è appena concluso a Roma. Il confronto – voluto dalla direzione generale del dipartimento per lo Sviluppo Economico del ministero – ha visto la partecipazione del direttore generale del ministero dello Sviluppo Economico, dell’amministratore delegato di Fincantieri, Carlo Bono, i rappresentanti siciliani e nazionali delle sigle sindacali degli operai, il sindaco di Castellammare di Stabia. Presente anche l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi.

Una riunione con carattere di urgenza fissata dopo gli scioperi e le proteste dei giorni scorsi da parte delle tute blu palermitane.
«In questa sede, di fronte ai responsabili del Ministero e della Fincantieri – ha detto Venturi – è stato posto il problema della localizzazione delle commesse che riguardano i Cantieri Navali di Palermo. Al ministero abbiamo anche chiesto di potere stornare i circa 97 milioni, prima stanziati per il parco di Regalbuto, in favore della cantieristica navale palermitana. Sarebbe una vera e propria boccata di ossigeno sia per gli operai sia per Fincantieri stessa perché con queste risorse si potrebbero realizzare alcune importanti opere infrastrutturali per migliorare o riparare i bacini di carenaggio presenti a Palermo. Si tratta di interventi indispensabili – ha proseguito Venturi – per far diminuire i costi da parte di Fincantieri restituendo competitività ad uno dei maggiori impianti cantieristici del Mediterraneo che fino ad ora, però, ha sofferto molto ad acquisire commesse».

Su questa vicenda, secondo Venturi che ha incassato la disponibilità allo storno delle somme da parte del Ministero, si terrà un altro incontro, sempre nella Capitale, entro questa settimana.
«E’ stato anche stabilito di aggiornare questo incontro – ha aggiunto l’assessore – al 28 settembre. Stessi soggetti, sempre presso il Ministero, per discutere assieme ai vertici di Fincantieri delle prospettive e del futuro dei Cantieri navali di Palermo soprattutto per quanto riguarda nuovi ordini di costruzione senza trascurare però la situazione del traghetto Vincenzo Florio, incediato e attraccato alla diga foranea del porto di Palermo in attesa di essere ripristinato. Credo che non ci sia luogo migliore che il cantiere navale di Palermo per un’opera del genere».