28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Agricoltura. Sicilia

Cimino incontra Coldiretti Sicilia su misure anticrisi

L’associazione ha sottoposto una piattaforma di proposte per superare la crisi dell’agricoltura siciliana

PALERMO – L’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Cimino, ha incontrato il presidente e il direttore regionale della Coldiretti, rispettivamente Alfredo Mulè e Giuseppe Campione. L’associazione ha sottoposto una piattaforma di proposte per superare la crisi dell’agricoltura siciliana, con particolare riferimento nell’immediato alla serricoltura, al mercato delle pesche e delle nettarine, e al crollo del prezzo dell’uva da tavola dell’agrigentino.

Hanno partecipato all’incontro, anche il dirigente generale del dipartimento Interventi strutturali dell’assessorato, Rosaria Barresi, il capo di gabinetto, Salvatore Sammartano e i rappresentanti provinciali della Coldiretti.
«Riguardo alla serricoltura – ha detto Cimino - come ho già anticipato giorni fa, il 15 di settembre sarò a Bari per incontrare gli assessori regionali all’Agricoltura delle altre Regioni. Faremo fronte comune per respingere la richiesta ai serricoltori da parte dell’Unione del bonus-gasolio, di cui hanno beneficiato per riscaldare le serre dal 2000 al 2004. Un problema serissimo che va risolto subito per prevenire un’ulteriore richiesta di recupero degli aiuti concessi negli anni successivi».

La crisi del mercato della peschicoltura, in questi ultimi anni, ha fatto registrare, secondo la Coldiretti, un calo del prezzo di vendita delle pesche e delle nettarine alla produzione, dalla media di 60 centesimi al chilo a circa 25. L’assessore si è impegnato a cercare tutte le soluzioni praticabili, sotto il profilo normativo, che consentono di fronteggiare la situazione, e ha spiegato che «le difficoltà investono non solo la Sicilia o l’Italia, ma tutti i Paesi europei più vocati e che esportano di più. Il settore risente della crisi economica internazionale a causa dell’aumento dell’offerta, anche se lieve, e delle politiche commerciali praticate dalla distribuzione sui principali mercati di sbocco europei, dove i concorrenti sono pochi, ma comprano dai fornitori al ribasso, con un prezzo che non consente neppure la copertura dei costi di produzione. Una situazione che mette in ginocchio i produttori e tutta la filiera».

L’associazione ha chiesto, poi, un immediato intervento in aiuto ai produttori di uva da tavola dell’agrigentino, a partire della valutazione dei danni che hanno portato alla riduzione del prezzo di vendita del 20 per cento, rispetto al 2008. «Il dipartimento – ha precisato l’assessore – ha già attivato i tecnici per fare un sopralluogo in modo da valutare l’origine della crisi, gli aspetti meteorologici e l’entità dei danni. Questo ci consentirà di trovare gli strumenti da cui attingere subito le risorse necessarie per affrontare lo stato di emergenza». Inoltre, ha proseguito Cimino, per la crisi vitivinicola «si sono già svolti due incontri del tavolo tecnico che permetterà al dipartimento di sviluppare un piano di interventi da mettere in campo fino al 2013, in cui saranno integrate le risorse previste dall’Ocm vino con quelle del Psr».

Un altro argomento centrale dell’incontro è stato il Psr Sicilia. La Codiretti ha chiesto alcune modifiche per la realizzazione di una filiera di qualità, tutta italiana, nei settori del lattiero-caseario, ortofrutticolo, cerealicolo e olivicolo. «L’orientamento del governo – ha sottolineato Cimino - è un sistema di qualità agroalimentare del territorio certificato, tracciabile e rintracciabile. Percorreremo tutte le strade possibili per raggiungere l’obiettivo, anche attraverso la declinazione delle risorse di alcune misure. Appena sarà individuato il percorso ei relativi impegni finanziari, convocherò le associazioni di categoria interessate. La concertazione con gli operatori e gli altri soggetti coinvolti è indispensabile».

Alla richiesta, poi, da parte della Coldiretti, di accelerare il pagamento dei danni dovuti alla siccità, Cimino ha rassicurato gli agricoltori, affermando che «a breve gli aiuti saranno erogati. Le richieste sono tante, circa 7mila e il dipartimento le sta già istruendo».
Ultimo tema affrontato: l’articolo 68 del regolamento comunitario 73 del 2009, che destina di 400 milioni di euro di fondi Pac (Politica agricola comune) da ridistribuire a tutte le regioni, sulla base delle richieste degli agricoltori. «L’assessorato - ha chiarito l’assessore - ha già definito a luglio scorso la destinazione di questi aiuti, assegnandoli ai settori olivicolo, zootecnico e ambientale».