4 maggio 2024
Aggiornato 06:00
Con un raccolto previsto di 48 milioni di ettolitri

Vini, Francia sorpassa Italia e diventa primo produttore mondiale

Con vendemmia 2009. Coldiretti: «Ma noi restiamo primo esportatore»

ROMA - Con un raccolto previsto di 48 milioni di ettolitri, la Francia diventa nel 2009 il primo produttore mondiale di vino, sorpassando l'Italia. Lo afferma la Coldiretti, spiegando che nel nostro Paese «la vendemmia anticipata dal caldo di una decina di giorni dovrebbe portare in cantina 'solo' 47 milioni di ettolitri». E mentre per i francesi si stima un aumento superiore al 10% rispetto all'anno scorso, per l'Italia ci sarà una crescita entro il 5%, «anche se la produzione rimane inferiore alla media degli ultimi 5 anni per entrambi i Paesi», secondo le previsioni di Ismea, Unione italiana vini e dell'agenzia governativa francese FranceAgriMer.

Sul piano qualitativo, sottolinea l'organizzazione agricola, «la produzione italiana si prevede di alta qualità, con ben il 60% che potrà essere commercializzato sotto una delle 477 denominazioni di origine riconosciute in Italia. Una produzione, realizzata per quasi i due terzi in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia, con un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi, anche se ci sarà una leggera prevalenza dei primi».

Sul piano economico, tuttavia, «la preoccupazione unisce i viticoltori dei due Paesi per la situazione d'incertezza in cui si trova il mercato del vino, soprattutto per prezzi di vendita delle uve». Sul mercato però «il Made in Italy sembra mostrare una maggiore resistenza rispetto alla produzione del concorrente francese, che evidenzia un vero crollo sia all'interno dei confini nazionali che all'estero».

«In Italia - evidenzia la Coldiretti - i consumi familiari di vino nel primo semestre sono diminuiti in quantità del 2,9%, ma con un aumento del 2% per i Doc-Docg». In Francia, invece, «c'è stato un crollo generalizzato del 17% per i vini bianchi da tavola e del 23% per rossi e rosè». Le esportazioni di vino Made in Italy restano pressochè stabili in quantità (-0,3%), mentre quelle francesi si sono ridotte del 16% nel primo trimestre del 2009, con valori praticamente dimezzati per lo champagne (-41%) nell'intero semestre.

«Con questi dati - concludono gli agricoltori - l'Italia dovrebbe quindi confermare la propria leadership sul mercato internazionale e rimanere anche nel 2009 il primo esportatore mondiale di vino, che rappresenta peraltro la prima voce dell'export agroalimentare nazionale».