28 agosto 2025
Aggiornato 11:00

Prezzo latte: rotte le trattative in Lombardia

La posizione di Assolatte è giudicata non solo insostenibile ma addirittura provocatoria

MILANO – Ennesima fumata nera per il prezzo del latte in Lombardia.
Le delegazioni di Coldiretti, Confagricoltura, CIA Lombardia e la delegazione di Assolatte si sono trovate stamane a Milano presso la sede dell’Assessorato Agricoltura, convocate - come richiesto dalle parti stesse - dall’Assessore regionale Luca Ferrazzi.

Per Coldiretti Lombardia erano presenti il Presidente Nino Andena, i Vice Presidenti Ettore Prandini e Alberto Marsetti, il Presidente della Federazione di Bergamo Giancarlo Colombi, il Presidente della Federazione di Milano e Lodi Carlo Franciosi e il Vice Presidente della Federazione di Mantova Fabio Paloschi.
Coldiretti, Confagricoltura e CIA Lombardia erano pronte ad entrare nel merito della realtà del settore non solo a livello nazionale ma internazionale ed a discutere come calare nella realtà lombarda ed italiana, con gli opportuni correttivi, anche le recenti esperienze di accordi raggiunti grazie alla mediazione della politica in altri paesi europei come la Francia.

Ma Assolatte, nonostante che a parole abbia riconosciuto l’importanza di dare al settore certezze per il futuro, nei fatti ha invece voluto fare l’esatto opposto, arroccandosi su posizioni giudicate non solo insostenibili ma addirittura provocatorie dalla parte agricola e che non sono mutate neanche di fronte ai tentativi di mediazione da parte dell’Assessore Ferrazzi.

La rottura delle trattative è stata quindi inevitabile.
Le Organizzazioni agricole, nello stigmatizzare il comportamento e le responsabilità di Assolatte nella vicenda, hanno quindi chiesto all’Assessore Ferrazzi un deciso intervento volto a verificare la coerenza dei comportamenti delle rappresentanze industriali soprattutto con gli obblighi loro derivanti dal percepimento dei finanziamenti regionali stanziati in base all’ex misura G del PSR 2000-2006 (oggi misura 123) che avrebbero dovuto portare ritorni positivi in termini di prezzo di mercato per le imprese agricole conferenti le loro produzioni.
Coldiretti, Confagricoltura e CIA Lombardia, inoltre, si sono riservate la possibilità di mettere in pratica tutte le azioni politico-sindacali che verranno ritenute più opportune per la tutela delle imprese associate.