31 luglio 2025
Aggiornato 22:30
Crisi economica

Nobel Krugman: Ripresa Usa ma 5 anni di «economia depressa»

Perdite posti lavoro fino a 2011,economia debole fino a 2013-2014

SEUL - La ripresa potrebbe essere alle porte, ma per gli Stati Uniti si profilano comunque lunghi anni di vacche magre. Altri cinque, secondo il Nobel per l'economia Paul Krugman, intervenuto oggi a una conferenza a Seul, in Corea del Sud. Anche se gli aggregati su produzione industriale Pil potrebbero recuperare a breve, perfino già dal secondo semestre, l'emorragia occupazionale è destinata a proseguire fino al 2011, e questo comporta una «economia depressa», ha detto, per un periodo di tempo prolungato.

Professore presso la Princeton University, Krugman, che scrive regolarmente sul New York Times, è stato insignito del Nobel lo scorso anno per le sue analisi su come le economie di scala possano influenzare le tendenze del commercio internazionale.

«Penso sia abbastanza possibile che la produzione industriale degli Usa e mondiale segni una svolta nei prossimi mesi imminenti, che il Pil degli Usa risulti positivo nella seconda metà dell'anno - ha detto - e forse un po' più tardi anche in Europa».

Krugman ha spiegato che non sarebbe sorpreso se la recessione in America, che è iniziata nel 2007, si concludesse ad agosto o settembre. Ma le perdite di posti di lavoro proseguiranno fino al 2011, implicando che «il periodo di economia depressa», ha aggiunto, potrebbe trascinarsi fino al 2013 o 2014.

Da notare che se le previsioni di Krugman si rivelassero esatte la durata complessiva della fase di sofferenza dell'economia combacerebbe singolarmente con i proverbiali sette anni biblici delle «vacche magre».

Krugman ha riconosciuto che alcuni indicatori congiunturali per varie aree del mondo stanno migliorando, e che questo suggerisce una attenuazione della dinamica recessiva. «Condivido l'ottimismo sul fatto che il peggio potrebbe essere alle spalle - ha detto - ma quello che è veramente difficile, è prevedere quando da una stabilizzazione si passerà ad una ripresa vera a propria».