4 maggio 2024
Aggiornato 13:00

Crisi, Federconsumatori: intervenire sulla domanda

«Per realizzare una vera svolta l’imperativo categorico è aumentare il potere di acquisto delle famiglie»

ROMA - Al di là degli ottimismi e dei pessimismi e sempre al di là di segnali che si dicono di ripresa in più o in meno ribadiamo – sostengono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti Presidenti di Adusbef e Federconsumatori – che un vero motore della ripresa economica si può realizzare solo se si va oltre gli interventi, anche corretti, realizzati sul versante dell’offerta di mercato finanziando cioè banche ed imprese.

POTERE DI ACQUISTO - Si deve fare di più attraverso una risposta positiva sul potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso che porterebbe, questa si, ad un rilancio dei consumi funzionale ad una positiva influenza sull’intero sistema economico oggi attraversato in maniera grave da cassa integrazione e licenziamenti. Per fare ciò è necessaria una corposa manovra di detassazione delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, di almeno 1.200 euro all’anno, che inglobi anche strumenti di agevolazione mal funzionanti e marginali quali la social card ed il bonus famiglia e che influiranno sul mercato dei consumi per una cifra del tutto insufficiente di 800-900 milioni di euro.

Si tratta perciò di realizzare una manovra corposa di almeno 7-8 miliardi da reperire attraverso una decisa lotta all’evasione fiscale, ad una tassazione sui grandi patrimoni, ad un allentamento dei parametri di Maastricht. Solo così ci potrà essere una sterzata all’economia che altrimenti, ne siamo sicuri, non verrà.