4 maggio 2024
Aggiornato 09:30

G20: Gordon Brown «non esclude» un altro vertice nel 2009

Portavoce Downing Street mette le mani avanti prima del summit

LONDRA - Il primo ministro britannico Gordon Brown «non esclude» un secondo vertice del G20 nel 2009, dopo quello che avrà luogo giovedì 2 aprile a Londra: lo ha detto un portavoce di Downing Street, come a mettere le mani avanti circa le possibilità di successo del summit ospitato dal governo britannico.

Scriveva questa mattina il quotidiano britannico The Times che le ambizioni di Brown relativamente al successo del G20 hanno ricevuto un altro colpo ieri, quando «è divenuto chiaro che un accordo su un'azione coordinata per varare un piano di stimoli economici a livello mondiale non ci sarà fino a un altro vertice».

A Londra parteciperà anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il quale chiede agli alleati europei e agli altri grandi del mondo di seguire l'esempio americano, investendo più denaro pubblico per rivitalizzare il sistema. Gordon Brown ha sposato l'idea, ma numerosi paesi europei, la Germania in prima fila, non sono affatto convinti della bontà dell'iniziativa.

Il Times sottolinea che è stato il primo ministro australiano Kevin Rudd, proprio ieri ricevuto a Downing Street, a segnalare che non sarà questo vertice a decidere in merito a un pacchetto fiscale concordato per stimolare l'economia. Negli ultimi due giorni anche i leader di Cina e Germania hanno ribadito che non apprezzano l'idea di nuovi finanziamenti pubblici; e si addensa il timore, afferma il Times, che il vertice di Londra finisca per concentrarsi su scopi più facilmente raggiungibili: i paradisi fiscali e il segreto bancario ad esempio, invece che un impegno preciso ad evitare le tentazioni protezioniste o appunto ad aumentare la spesa pubblica.