Prezzi aumentano di 5 volte da campo a tavola
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della relazione di Katerina Batzeli
La denuncia del Parlamento Europeo sul fatto che i prezzi al consumo in Europa siano per gli alimentari in media cinque volte più alti di quelli alla produzioni raccoglie le nostre sollecitazioni sulla necessità di superare le distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che colpiscono i redditi delle imprese e dei consumatori nel tempo della crisi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della relazione di Katerina Batzeli che sollecita l'apertura di un’indagine sulle concentrazioni di mercato e sui cartelli nel settore del commercio al dettaglio, nonché l'applicazione di sanzioni in caso di irregolarità.
Nel 2008 - sottolinea la Coldiretti - le inefficienze e le speculazioni sono costate alle tasche degli italiani 4 miliardi di euro con l’aumento dei prezzi per i prodotti alimentari che è stato in media del 5,4 per cento superiore al 3,3 per cento dell’inflazione generale con un differenziale del 2,1 per cento che tende ad allargarsi nel 2009 (2,2 per cento a gennaio) nonostante il forte calo dei prezzi delle materie prime agricole.
Il Parlamento suggerisce l’adozione di politiche che favoriscano un contatto più diretto tra consumatori e produttori locali come le vendite dirette degli agricoltori ed i farmers market che grazie all’impegno della Coldiretti coinvolgono già in Italia oltre 60mila imprese agricole e centinaia di piccoli e grandi centri per un fatturato stimato in 2,7 miliardi di euro.
Si tratta di un modello di vendita innovativo destinato - sottolinea la Coldiretti - a garantire maggiore concorrenza con il Parlamento che ha espresso preoccupazione per i casi in cui la grande distribuzione sfrutta il suo potere di mercato attraverso «termini di pagamento eccessivi, contributi per l'immissione nel listino e per lo spazio sugli scaffali, le minacce di escludere prodotti dalla vendita, gli sconti retroattivi su beni già venduti, i contributi ingiustificati alle spese pubblicitarie oppure l'insistenza sulla fornitura esclusiva».
Il Parlamento osserva che l'Europa ha registrato recentemente un'elevata volatilità dei prezzi alimentari «con aumenti talora notevoli e con effetti problematici sul settore agricolo» dei quali secondo la Coldiretti per effetto delle speculazioni non hanno beneficiato i consumatori. E’ importante - conclude la Coldiretti - che il parlamento Ue ritenga nell’interesse pubblico «mantenere un livello adeguato dei prezzi alla produzione e al consumo» dei prodotti agroalimentari, garantire ai produttori un reddito stabile e proporzionato ai costi sostenuti, e una concorrenza equa per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento in alimenti di buona qualità.
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