18 aprile 2024
Aggiornato 11:30

Senato: alla buvette si torna ai prezzi vecchi, aboliti gli sconti

E' durato un solo giorno il calmiere dei prezzi alla buvette del Senato

ROMA - E' durato un solo giorno il calmiere dei prezzi alla buvette del Senato: i questori di palazzo Madama, di concerto con il presidente Renato Schifani, che si è interessato personalmente alla vicenda, hanno stabilito di tornare ai vecchi prezzi, abolendo le riduzioni di prezzi in vigore da questa mattina.

«E' stata una tempesta in una tazzina di caffè, perchè - ha spiegato il questore del Senato Benedetto Adragna - i ribassi non incidevano minimamente sulle casse del Senato. Il rapporto 'economico' tra cliente e gestore della buvette è infatti 'esclusivo', senza cioè che il Senato partecipi alla transazione». I ribassi, secondo Adragna, sono stati semplicemente il frutto di una razionalizzazione dei gestori. Alla precedente gestione della Buvette è infatti subentrata quella del ristorante Senatori, se questo, ha spiegato il questore, «ha comportato un abbattimento dei prezzi di circa il 20%».

Comunque, visto l'impatto che questa vicenda ha avuto, si è deciso di tornare ai vecchi prezzi. «La differenza fra i prezzi ribassati, frutto di una gara interna tra gli attuali gestori dei punti di ristoro e i prezzi vecchi, che i clienti pagheranno da domani, verranno incamerati dal Senato e devoluti in beneficenza». Fra quattro mesi, comunque, tutto cambierà: per allora, infatti, ci sarà un gestore unico degli attuali 4 punti di ristoro del Senato, più quello dell'ex hotel Bologna e questo porterà, secondo Adragna, a una ingente riduzione dei prezzi».