26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Presentato alla BIT di Milano la pubblicazione “Io vado per la mia strada”

Bilancio delle Strade Vini e Olio dell'Umbria alla BIT

Grande apprezzamento ha ricevuto questo “viaggio” dei cinque sensi tra olio e vini, suggestioni, identità e itinerari lungo le Strade dell’Umbria

Con l’obiettivo di lanciare un’offerta turistica completa e differenziata, che rappresenti al meglio la ricchezza dell’intero territorio dell’Umbria, le quattro Strade del Vino (Strada dei Vini del Cantico, Strada dei Vini Etrusco Romana, Strada del Sagrantino e Strada dei Vini Colli del Trasimeno) e la Strada dell’Olio Extravergine Dop Umbria si sono unite in un progetto regionale di promozione integrata e si sono presentate insieme alla Borsa Internazionale del Turismo.

Il nuovo progetto di comunicazione che unifica l’immagine e le attività di promozione e di diffusione dei principali prodotti della terra umbra - i vini Doc e Docg e l’Olio Dop Umbria – è stato illustrato nei giorni scorsi a Milano al pubblico, agli operatori turistici e alla stampa nazionale e di settore.

Per rappresentare appieno l’unicità dell’intero territorio regionale si sono quindi incontrate ed intrecciate tra loro la Strada dell’Olio Extravergine d’Oliva Dop Umbria con quelle del Vino, denominate, secondo le zone di produzione, Strada del Cantico, Etrusco Romana, del Sagrantino e dei Colli del Trasimeno. Questo percorso è condiviso dalla Regione Umbria interessata, con le componenti pubbliche, come i Comuni, e private, a creare e quindi affinare una serie di importantissimi strumenti di promozione integrata del territorio.

Durante i giorni della BIT di Milano grande apprezzamento ha ricevuto la pubblicazione formato tabloid dal titolo «Io vado per la mia strada» (slogan coniato per l’occasione dal Coordinamento regionale delle Strade) che raccoglie testi (realizzati dai giornalisti Danilo Nardoni e Antonio Boco), suggestioni ed immagini fotografiche di grande impatto, con l’intento di comunicare e divulgare l’importanza ed il valore di questi prodotti – l’olio e i vini, ma non solo – così rappresentativi della terra e della cultura umbra.

Quello che vuole essere veicolato con questo primo lavoro delle Strade dei Vini e dell’Olio dell’Umbria sono i motivi che spingono a visitare l’Umbria ed a tornarci: la possibilità di attuare un vero e proprio percorso dei cinque sensi. Udire suoni e rumori dimenticati, vedere la bellezza vera, toccare i tesori di un passato lontano, gustare i cibi e le bevande della tradizione, aspirare le diverse fragranze delle stagioni che si susseguono.

Un percorso che è anche una ricerca cromatica. Perché ogni angolo di questa regione meravigliosa ha i suoi colori impressi sulla natura, sui prodotti della terra, sulle pietre di edifici e monumenti, sulle tele dei pittori: dall’argento delle foglie dell’ulivo, al giallo, rosso e marrone delle viti, dall’azzurro del cielo, al verde dell’olio e della campagna, dal bianco cristallino delle acque, ai vini Doc e Docg bianchi dalle dorate sfumature e rossi come gli incomparabili tramonti.

Vengono incontro al visitatore la leggerezza dell’aria, il fuoco della passione per l’arte, la solidità della terra ricca di eccellenze naturali, la trasparenza dell’acqua tanto copiosa - laghi, fiumi, cascate, fonti di acque minerali purissime sinonimo di una natura incontaminata - in una regione fortunata e ricca di ogni risorsa, «dimenticata» solo dal mare. Tutti e quattro gli elementi si trovano dunque in Umbria e si rendono visibili, per chi li sa scoprire, osservare e gustare, soprattutto in quell’Umbria misteriosa ed un po’ nascosta dove non fruga quasi mai l’occhio del tour operator, ma proprio per questo portatrice di suggestioni ed emozioni irripetibili altrove.

Il passo in avanti fatto dal Coordinamento regionale delle Strade dei Vini e dell’Olio dell’Umbria in questi giorni è stato quello di essersi proposto, partecipando al «Buy Italy» e al «Buy International», a tour operator e agenzie di viaggi per mettere nel mercato un vero «prodotto» che si tenterà di inserire in itinerari turistici.

Avelio Burini, coordinatore delle Strade nonché presidente della Strada dei Vini del Cantico ha dichiarato la propria soddisfazione per il lavoro di unione svolto: «Da aspettative e idee – ha detto – si è giunti alla realizzazione di veri progetti, a testimonianza del fatto che si è creato un gruppo di lavoro che crede e investe fortemente nel territorio collegandolo inscindibilmente ai suoi prodotti di eccellenza». 

Pertanto, in uno dei più importanti appuntamenti di settore a livello europeo come la BIT di Milano, le Strade si sono «mostrate» unite in un coordinamento (costituito dalle tante e interessanti realtà aziendali che ne fanno parte) per promuoversi all’esterno, mantenendo però allo stesso tempo le loro cinque differenti identità.

Il valore aggiunto delle Strade dell’Olio e del Vino - legate alle principali colture e ai prodotti che più e meglio connotano il loro territorio e ne costituiscono i suoi più quotati indicatori di qualità enogastronomica  e che percorrono idealmente ma con risultati concreti l’intera Umbria - sta nel fascino esercitato dall’ambiente e dal paesaggio punteggiato da valli, colline e borghi dalle eccezionali testimonianze storiche, culturali ed artistiche che ne fanno una sorta di Museo diffuso.

Ogni Strada ha potuto così presentare le proprie peculiarità e caratteristiche. Ma è tutto il «sistema» delle Strade dei Vini dell’Umbria a dimostrarsi soddisfatto visto che secondo il settimo rapporto dell’osservatorio sul turismo del vino del Censis (giudizio che ha preso in analisi indicatori relativi all’accoglienza, completezza e navigabilità del sito web, notorietà del marchio, visibilità del vino nelle guide di settore e qualità della ristorazione del territorio) e a fronte di una valutazione che vedeva assegnare ai siti oggetto dell’indagine un punteggio da un minimo di 0 punti ad un massimo di 1000, sono tre le Strade del Vino dell’Umbria ad aver superato i 700 punti. In particolare la Strada del Sagrantino si è aggiudicata la palma di migliore strada del vino italiana.