Rilevazione del benessere organizzativo degli infermieri in Italia
Il questionario è stato presentato in occasione del XV Congresso Nazionale del Collegio Infermieri Nazionale apertosi stamani a Firenze
Una grande indagine sul «benessere organizzativo» degli infermieri in Italia. A promuoverla è la FP CISL nazionale, che rappresenta oltre 80 mila infermieri iscritti alla Cisl in tutta Italia. Il questionario, che verrà sottoposto a migliaia di infermieri in tutto il Paese, è stato presentato in occasione del XV Congresso Nazionale del Collegio Infermieri Nazionale apertosi stamani a Firenze e gli infermieri che visitano la rassegna possono già compilarlo presso lo stand della FP CISL.
Conoscenza diretta - «Vogliamo sapere direttamente dagli infermieri quanto sono soddisfatti dal loro lavoro, quali sono i problemi di organizzazione del lavoro e di sicurezza, con cui si confrontano ogni giorno -afferma il segretario generale CISL FP NAZIONALE Giovanni FAVERIN- nella consapevolezza che infermieri più motivati e messi in condizione di lavorare meglio, contribuiranno in modo fondamentale a migliorare la sanità italiana. Anche attraverso i risultati di questa indagine, vogliamo che le Istituzioni pubbliche e private, le Regioni, i Direttori generali e i datori di lavoro delle strutture private comprendano che il miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie e la loro efficacia passano attraverso la reale tutela, sicurezza e valorizzazione, anche economica, dei professionisti. Diversamente tutte le altre ricette restano solo un mero esercizio di contabilità che poco si concilia con i bisogni di salute di milioni di cittadini italiani.«
La ricerca permetterà, attraverso oltre 300 domande, di rilevare in modo scientifico i reali disagi organizzativi, di sicurezza, di motivazione degli infermieri: dal clima organizzativo sul posto di lavoro alla sicurezza e ambiente, dal carico lavorativo al conflitto organizzativo, alla soddisfazione.
In Italia sono presenti oltre 370.000 infermieri laureati e/o con titoli di studio equiparati, che prestano la propria attività di cura in struttura sanitarie ed assistenziali pubbliche e private, nelle residenze territoriali, nell'assistenza domiciliare e in tutti i servizi pubblici e privati di diagnostica e di attività ambulatoriale.
«La CISL FP -prosegue Faverin, che è infermiere e che ha svolto per anni l'attività infermieristica- a seguito di questa rilevazione che proseguirà in tutt'Italia nei prossimi mesi, i cui risultati saranno pubblicati, vuole avviare un percorso capillare di proposte organizzative, contrattuali e di tutele nella contrattazione decentrata.«
«Queste proposte diventeranno il vero strumento ed obiettivo della prossima stagione di negoziazione aziendale per realizzare una reale valorizzazione dell'infermiere, aiutarlo e sostenerlo nell'attività di cura che svolge quotidianamente e che troppe volte è esercitata in condizioni precarie e senza il giusto riconoscimento.«
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