26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Il sottosegretario ha incontrato oggi il presidente Massoud Barzani

Urso: “Kurdistan offre suo gas a Italia e Europa”

Un metanodotto attraverso la Turchia, una nuova via per l’approvvigionamento del gas in Europa

Una partnership economica più forte con il coinvolgimento delle imprese italiane nei progetti delle grandi opere infrastrutturali, edili e dell’agroindustria e con il governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno pronto ad offrire una più ampia collaborazione soprattutto nel settore energetico. Sono stati questi gli argomenti al centro dell’incontro avvenuto questo pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico tra il sottosegretario al Commercio Estero, Adolfo Urso e il presidente del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani.

«Il Kurdistan è considerata oggi la porta di ingresso per l’Iraq – ha spiegato Urso che lo scorso novembre ha guidato una missione esplorativa nella regione – una regione che ha acquisito negli ultimi anni la maggior parte degli investimenti di imprese straniere, grazie alle migliori condizioni rispetto al resto del paese: collegamenti, sicurezza, normativa sugli investimenti e settore bancario. La presenza italiana è ancora ridotta, per questo non dobbiamo perdere questo treno dello sviluppo: il Kurdistan è un cantiere aperto che chiede sempre più la presenza delle nostre aziende». Dall’altra parte il presidente Barzani ha elogiato i rapporti politici ed economici sempre più intensi con il governo italiano ed ha offerto una collaborazione più proficua soprattutto nel settore energetico e del gas in particolare. Non a caso alla country presentation dedicata proprio al Kurdistan e organizzata ieri dall’Ice hanno partecipato oltre un centinaio di imprese italiane. «Il Kurdistan – ha detto Barzani – è un paese ricco e l’Italia è tra i nostri più cari amici e vogliamo che partecipi attivamente alla ricostruzione del nostro paese».

«La recente crisi tra Russia e Ucraina – ha detto Urso – ci ha insegnato quanto sia importante la diversificazione delle fonti per l’approvvigionamento del gas. Nella mia recente missione il primo ministro Barzani aveva parlato di una terza via per fornire il metano all’Italia e all’Europa. La creazione cioè di un nuovo gasdotto che attraverso la Turchia si connetta alle grandi linee che da Est entrano in Europa. Un principio che è stato ribadito anche oggi invitando le imprese italiane a contribuire allo sviluppo dei giacimenti del Kurdistan e a partecipare alla costruzione di questo metanodotto». Urso infine ha spiegato che il governo kurdo ha chiesto alle imprese italiane di implementare un business plan per il rilancio dell’agroindustria e ha annunciato al presidente Barzani che verrà organizzata una nuova missione a giugno in occasione della Fiera Internazionale di Erbil dove l’Italia sarà il primo paese espositore.

Grande quanto la Svizzera, il Kurdistan iracheno è composto dalle tre province settentrionali del Paese ed è popolato da quasi 4 milioni di abitanti. In Kurdistan è in atto una crescita economica che il Fondo Monetario Internazionale non esita a definire «impressionante» e che prevede un tasso di crescita del 7,1% per quest'anno e del 7,5% nel 2009, per poi spingersi fino al 10,4% nel 2010.