In tempo di crisi gli italiani comprano meno fiori
In occasione di San Valentino Confagricoltura traccia il bilancio di un comparto che vale oltre 3 miliardi di euro (il 5-6% della produzione agricola nazionale)
Niente romanticismo in tempo di crisi: gli italiani tagliano sulle spese voluttuarie, e il primo a farne le spese è proprio il classico mazzo di fiori. Pesante il calo delle vendite: solo a gennaio l’acquisto di rose, orchidee & Co. ha subito una contrazione di oltre il 15%. In occasione di San Valentino, Confagricoltura traccia il bilancio del settore florovivaistico made in Italy - che vale oltre 3 miliardi di euro di fatturato, pari al 5-6% della produzione agricola nazionale.
Il comparto florovivaistico - sottolinea Confagricoltura - ha avvertito la difficile congiuntura economica molto più pesantemente di altri: le 35.000 aziende che vi operano, occupando oltre 110.000 addetti, contano anche sulla giornata del 14 febbraio per recuperare terreno, visto che è proprio in occasione delle varie festività che si concentrano il 50% delle vendite di tutto l’anno.
Prezzi ai minimi storici - Eppure - aggiunge Confagricoltura - non tutti sanno che regalare fiori in questo periodo è particolarmente conveniente, visto che i prezzi risultano ai minimi storici, con ribassi anche del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La spesa degli italiani per fiori e piante supera i 6 miliardi di euro ogni anno, con una media pro-capite di oltre 70 euro all’anno.
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