19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Confcommercio sul calo del PIL

Si blocca il sistema produttivo del paese

Si riduce la capacità di creare ricchezza

Peggiore di molte previsioni e, soprattutto, indicativo del crollo degli investimenti produttivi che implica il pericolo di una strutturale riduzione della capacità del Paese di creare ricchezza: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sul Pil diffusi dall’Istat.

Crisi acuta - Si preannuncia, quindi, nel biennio 2009-2010, una crisi nono solo più lunga ma anche più acuta che produrrà anche un forte incremento della disoccupazione riducendo in maniera significativa il reddito disponibile delle famiglie. E questo determinerà, di conseguenza, una ulteriore compressione dei consumi.

Non disperdere il capitale fiduciario - Allo stato attuale – conclude Confcommercio - c’è, quindi, un sistema delle imprese bloccato dall’incertezza e dalla paura e, dall’altro, un sistema delle famiglie che, da valutazioni parziali ma attendibili, ancora fa registrare un atteggiamento meno negativo. E’ importante, a questo punto, non disperdere il residuo e fragile capitale fiduciario presente presso i consumatori.