28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Pubblico impiego

Contrattazione pubblica

I risultati e le linee di innovazione per la contrattazione collettiva, il nuovo modello contrattuale e la riforma del pubblico impiego

Il Ministro per la pubblica amministrazione e per l’innovazione, Renato Brunetta ha presentato oggi i risultati e le linee di innovazione per la contrattazione collettiva, il  nuovo modello contrattuale e la riforma del pubblico impiego.

Partendo dalla constatazione dei rilevanti problemi della contrattazione pubblica nell’ambito del precedente modello contrattuale (tra cui il disagio per i continui ritardi nel rinnovo dei contratti per i dipendenti e una perdita della capacità di contrattazione per il datore di lavoro pubblico), il Governo, ha lanciato un piano d’azione in 3 punti:

chiudere al più presto tutti i contratti aperti riferiti al biennio 2008-2009;
rafforzare il ruolo della valutazione di performance nella contrattazione salariale decentrata;
ideare e applicare dal 2010 un riforma strutturale del modello contrattuale del settore pubblico.

A tal fine, il 30 ottobre scorso, il Governo ha sottoscritto un Protocollo con cinque Organizzazioni (CISL, UIL, CONFSAL, UGL, USAE), rappresentative della maggioranza dei lavoratori del settore pubblico. E al protocollo ha aggiunto nuove norme di tutela delle retribuzioni rispetto ai ritardi di rinnovo e riforma della contrattazione (Legge 133/2008, Finanziaria 2009 e disegno di legge delega A.S. 847), e l’apertura di un tavolo di consultazione tra Governo e Organizzazioni Sindacali per la definizione del nuovo modello contrattuale.

Il Protocollo ha previsto la chiusura di tutti i contratti collettivi relativi al biennio economico 2008-2009 che porterà, a regime (da gennaio 2009) ad un incremento retributivo pari al 3,2%. Inoltre, nel corso del 2009, il Governo recupererà, per la contrattazione collettiva, circa 190 milioni di euro dai tagli ai fondi unici di amministrazione e ben 530 milioni di euro dalla disapplicazione delle leggi speciali per il 2009. È stata inoltre estesa automaticamente a tutti i dipendenti pubblici l’indennità di vacanza contrattuale (IVC), così come stabilito nel Protocollo 1993 e applicata nel settore privato. In questo modo, a dicembre scorso con la tredicesima è stato erogato a ciascun dipendente del settore statale un importo lordo di circa 165 euro.

Dopo l’approvazione della Finanziaria da parte del Consiglio dei ministri, il primo di ottobre sono stati inviati all’ARAN gli atti di indirizzo per il rinnovo dei contratti del biennio economico 2008-2009 afferenti al comparto Stato (Ministeri, Agenzie fiscali e Scuola). Nel mese di dicembre, sulla base del Protocollo del 30 ottobre sono stati firmati i contratti dei comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Scuola e Enti pubblici non economici. A gennaio è stato firmato il contratto per i dipendenti dell’Università e si sta definendo quello della Ricerca. All'appello mancano solo le Regioni ed enti locali e Sanità, che per vari motivi sono in una situazione di stallo e che comunque, in base alle tutele disposte dalla legge finanziaria, potrebbero erogare fino al 100% dell’incremento previsto per tutti i dipendenti pubblici (3,2%).

L’intero «pacchetto salariale» varato dal Governo comporta una crescita delle retribuzioni dei dipendenti pubblici stimata al 3,8% nel 2008 e al 3,4% nel 2009. Comprendendo la chiusura delle pendenze del biennio 2006-2007 in corso di definizione (Ricerca, Dirigenza), il biennio si chiuderà con un aumento a regime, rispetto al 2007, del 6,9 % al netto, e del 7,3 % al lordo degli arretrati.

Per la prima volta dal 1993 (anno di entrata in vigore della riforma che ha introdotto la privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego), è stata chiusa la maggioranza dei contratti entro il primo anno della scadenza del biennio contrattuale.
Nel mese di febbraio i dipendenti del settore Stato (circa 1.300.000 dipendenti) riceveranno quindi in busta paga i seguenti aumenti contrattuali:

Comparto Aumento a regime (A) in euro Aumento a gennaio (A-IVC) in euro Totale lordo in euro
Ministeri

70,00

53,40

123,40

Agenzie fiscali

76,70

66,30

143,00

Scuola

73,10

59,90

133,00

Le risorse recuperate per i trattamenti accessori saranno destinate all’incentivazione della produttività dei dipendenti,  mediante l’individuazione, nei CCNL, di criteri rigorosamente selettivi,  introducendo meccanismi premiali dei profili qualitativi e quantitativi della prestazione lavorativa. Sulla base della consultazione, il Governo ha, quindi, definito, con l’Accordo quadro del 22 gennaio 2009, i lineamenti di un nuovo modello contrattuale, che verrà applicato alla contrattazione pubblica dal 2010.

L’obiettivo fondamentale, comune ai tutti i comparti di contrattazione, privati e pubblici, è quello di varare un contratto nazionale triennale, basato su un indice previsionale di inflazione  e non più sull’inflazione programmata. Un secondo obiettivo fondamentale è quello di dare più risorse alla contrattazione decentrata, in termini sia di aumenti salariali, sia di sgravi fiscali e contributivi, al fine di incentivare lo sviluppo della produttività e il miglioramento dei servizi pubblici ai cittadini e alle imprese. L’Accordo prevede anche procedure di raffreddamento del conflitto e di snellimento delle procedure, al fine di assicurare la tempestività dei rinnovi.