13 agosto 2025
Aggiornato 04:30

Pensioni, Damiano: «Governo dia interpretazione univoca e non aggiunga ansia»

È fuori luogo in una situazione così critica parlare di nuove riforme delle pensioni, come lasciano intravedere alcuni esponenti del governo. Affermare per poi smentire crea una situazione di inutile allarme tra i lavoratori che si avvicinano all’età della pensione, inducendoli all’uscita il più possibile anticipata, anziché scegliere la strada di un prolungamento volontario. Tutto questo provoca, non solo un’ansia aggiuntiva non necessaria in questo periodo, ma notevoli danni alla casse previdenziali.

Il governo farebbe bene a dare un’interpretazione univoca alle molte voci presenti al suo interno e fare la cosa giusta in questo momento per tenere insieme equità previdenziale ed equilibrio dei bilanci: applicare i nuovi coefficienti dal primo gennaio del 2010, provvedere alla prevista razionalizzazione degli enti previdenziali e rendere operativa la delega sui lavori usuranti. In sostanza, applicare in tutte le sue parti la riforma decisa dal governo Prodi e approvata con il voto di cinque milioni di lavoratori e pensionati nel 2007.