Fiat, Sindacati: «Grande preoccupazione, indispensabile intervento governo»
Fim Fiom Uilm e Fismic chiedono incontro a Marchionne su prospettive gruppo
«Grande preoccupazione» dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil per la situazione del Gruppo Fiat e quella, altrettanto pesante del settore collegato. Sono le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, unitariamente, ad esprimersi così al termine di un incontro convocato per esaminare la situazione del Gruppo Fiat che giudicano con grande preoccupazione, unitamente «alla pesantissima situazione di tutto il settore collegato». Per questo i sindacati giudicano «indispensabile» un coinvolgimento del governo e sollecitano all'Ad del Lingotto un incontro urgente sulle prospettive del Gruppo e la gestione degli ammortizzatori.
«Ad oggi - si legge in una nota - in tutto il Gruppo, si assiste ad un uso massiccio ed esteso della cassa integrazione, con medie di lavorazione di una settimana al mese nel settore auto, all'allontanamento di tutti i lavoratori con contratto a termine e somministrato, al taglio delle tredicesime e delle buste paga per effetto delle fermate, alla pressoché totale assenza di relazioni sindacali in questa fase di crisi e di problemi».
Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fismic, prosegue la nota unitaria, «ritengono pertanto di dover assumere iniziative nei confronti del Gruppo Fiat attraverso la richiesta, dei segretari generali, di un incontro urgente con l'amministratore delegato. Ciò anche allo scopo di verificare le prospettive industriali del Gruppo in uno scenario di crisi internazionale ma anche in forte evoluzione. Occorre peraltro affrontare i problemi che attengono alla gestione degli ammortizzatori sociali in FIAT, di sostegno al reddito, delle prospettive occupazionali».
Fim, Fiom, Uilm e Fismic ritengono inoltre «indispensabile un coinvolgimento, in termini brevissimi, del Governo stante l'importanza e la diffusione dell'industria del settore (indotto, fornitori, ecc.) e delle azioni messe in atto dai principali governi europei, Usa e della stessa Commissione Europea. A tale riguardo - prosegue la nota - diviene non più eludibile una discussione sui sostegni al settore, sulle loro modalità e condizioni, ed il confronto con i principali soggetti industriali».
A supporto di questa posizione saranno inoltre organizzati presidi dei lavoratori in concomitanza all'incontro. I sindacati, infatti, sollecitano le strutture provinciali a convocare assemblee, in concomitanza con la riapertura degli stabilimenti, per «denunciare il mancato rispetto degli impegni per l'integrazione al reddito, per la carenza di relazioni sindacali, per il necessario ruolo del Governo nella crisi».
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