8 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Operazione capitone sicuro

Maxi sequestro prodotto ittico a tutela del capodanno italiano

Zaia: «Appena insediati al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali abbiamo inaugurato il principio della tolleranza zero»

«Appena insediati al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali abbiamo inaugurato il principio della «tolleranza zero» per difendere i cittadini che sono insieme elettori, contribuenti e consumatori. 160 tonnellate di prodotto ittico sequestrato in molte regioni italiane rappresentano un risultato di cui siamo, assieme al Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera, orgogliosi e che presentiamo al Parlamento, al Governo e a tutti i cittadini. Un dato che serve per tranquillizzare gli italiani: il cenone di capodanno, tradizionalmente impostato sul pesce, potrà essere allestito sapendo che il Governo è intervenuto e lo ha reso più sicuro.«
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato l'Operazione Capitone sicuro durante la conferenza stampa che ha tenuto, insieme all'Ammiraglio Ispettore Capo Raimondo Pollastrini Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera, questa mattina a Venezia a bordo del pattugliatore Oreste Corsi ormeggiato in Riva San Biagio.

«Le cifre davvero straordinarie, di questa operazione – ha proseguito il Ministro Luca Zaia – che si è svolta in appena diciassette giorni, fanno pensare a una sintonia, importante e concreta, tra il Governo e le Capitanerie di porto - Guardia costiera.«
«I contraffattori nazionali e internazionali - ha proseguito Zaia - sappiano che non c'è più spazio per i furbi e i disonesti nel mercato agroalimentare del nostro Paese.»

«Vogliamo - spiega Zaia - difendere il consumatore e il produttore. Ricordiamoci che ci sono 14 mila imbarcazioni che ogni giorno vanno in mare e che devono essere tutelate«
«Quella parte di prodotto- ha aggiunto il Ministro - che è sicura e certificata può essere data tranquillamente agli indigenti. Per questo ne chiediamo il dissequestro alle procure. «
«Anche grazie a voi – ha concluso il ministro rivolgendosi all'Ammiraglio Pollastrini e i suoi uomini - trascorreremo un capodanno migliore.»

In occasione delle festività natalizie il consumo del pescato, come tradizione, aumenta sensibilmente e con esso il rischio di frodi. Per questo il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera ha intensificato il proprio impegno per garantire con controlli tempestivi la qualità e la provenienza del pesce che gli italiani troveranno sulle loro tavole.

Dal 12 al 29 dicembre, 300 Comandi della Guardia costiera hanno portato a termine una delle più importanti operazioni in Italia a protezione del consumatore che abbia mai coinvolto il mercato ittico.

In grossi depositi della penisola sono state sequestrate circa 160 tonnellate di pesce, destinato anche alla grande distribuzione. Il pesce arrivava nei porti italiani per poi finire anche nelle celle frigorifere di ristoranti e mercati.

I prodotti sequestrati erano scaduti o in cattivo stato di conservazione per il 90% e senza tracciabilità per il restante 10%.

Alcuni numeri:
- 54 tonnellate di prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione sequestrati a Bari;
- 42 tonnellate di pesce congelato scaduto e in cattivo stato di conservazione sequestrati a San Benedetto del Tronto (AP);
- 2 tonnellate di filetti di Pollack d'Alaska - una specie atlantica smerciata per merluzzo - sequestrati a Cetraro (CS) e Molfetta (BA);
- circa un quintale di datteri il cui commercio e consumo è proibito nonché 30 tonnellate di mitili allevati in zone proibite sequestrati a Napoli.

L'operazione, che ha coinvolto quattordici Comandi regionali, ha impegnato 2004 uomini e donne che hanno svolto 6677 controlli, sequestrato 160 tonnellate di prodotto ittico, scoperto 588 reati e illeciti amministrativi (tra cui 61 frodi in commercio, 25 casi di sottomisura, 70 casi di cattivo stato e di cattiva conservazione) e comminato 696.879,79 euro di sanzioni amministrative.
«La missione primaria del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera, al di là dei compiti istituzionali specifici, è garantire – ha dichiarato il Comandante Generale Raimondo Pollastrini - la sicurezza a tutti coloro che hanno un rapporto con il mare. Tra questi rientrano anche gli acquirenti del pescato non sempre esperti e per questo soggetti a frodi alimentari compiute nei loro confronti da persone disoneste.«
«Gli eclatanti risultati ottenuti da questa operazione – ha concluso l'Ammiraglio Pollastrini - ne fanno la più importante del genere compiuta dal personale che mi onoro di comandare».

Commento dell'Ammiraglio Ispettore Capo Raimondo Pollastrini, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, sull'operazione «Pesce trasparente»

La missione primaria del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, al di là dei compiti istituzionali specifici, è garantire la sicurezza a tutti coloro che hanno un rapporto con il mare. Tra questi rientrano anche gli acquirenti del pescato non sempre esperti e per questo soggetti a frodi alimentari compiute nei loro confronti da persone disoneste.
Per tutelare i consumatori e in considerazione dell'incremento delle vendite dei prodotti ittici in concomitanza con le festività natalizie, è stata decisa l'operazione «Pesce trasparente» – conosciuta anche come «Pesce OK» – mirata attività ispettiva che si affianca ai continui controlli compiuti dal personale lungo l'intero percorso del pescato.
Dallo scorso 12 dicembre su tutto il territorio nazionale oltre 2000 uomini e donne dei nuclei ispettivi pesca del Corpo – a cui va il mio più sentito ringraziamento per l'impegno e la grande professionalità dimostrata - hanno controllato l'intera filiera con una particolare attenzione ai magazzini di stoccaggio del pescato, alle grandi catene di distribuzione e ai mercati ittici, punti nevralgici per la diffusione capillare dei prodotti .
Gli eclatanti risultati ottenuti – più di 137 tonnellate di pescato sequestrate di cui oltre il 90% di prodotto scaduto, in cattivo stato di conservazione e il rimanente 10% venduto con inganno come prodotto più pregiato o senza documentazione di provenienza – fanno dell'operazione «Pesce trasparente» la più importante del genere compiuta dal personale che mi onoro di comandare, a tutela e a garanzia degli italiani a cui vanno i miei più sentiti auguri di serene festività.