5 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Consumi alimentari

«Nel 2008 +5 mld spesa a tavola ma stessa quantità»

E’ quanto afferma la Coldiretti nel tracciare un bilancio dei consumi a tavola che rappresentano la seconda voce di spesa degli italiani

Nel 2008 le famiglie italiane hanno speso circa 5 miliardi in più per l’acquisto di prodotti alimentari ma le quantità portate in tavola sono rimaste pressoché le stesse per effetto dell’aumento dei prezzi non giustificato dall’andamento delle materie prime agricole. E’ quanto afferma la Coldiretti nel tracciare un bilancio dei consumi a tavola che rappresentano la seconda voce di spesa degli italiani.

Sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen si è verificato - sottolinea la Coldiretti - un aumento del 3,8 per cento nella spesa per l’acquisto di alimenti mentre sono rimaste pressoché stagnanti le quantità acquistate (+ 0,3 per cento), con una maggiore incidenza dei rincari dovuta nell’ordine a pane e cereali, latte, formaggi e uova e carne.

Il cambiamento nei prezzi ha provocato - continua la Coldiretti - variazioni nella composizione della spesa con più pollo e meno bistecche: si sono ridotti i consumi di pane (- 2,5 per cento), carne bovina (- 0,5 per cento) e formaggi (- 0,6 per cento), mentre salgono pollo (+3,2 per cento), maiale e salumi (+2,3 per cento), latte (+1,8 per cento), frutta fresca (+2,8 per cento) e ortaggi (+0,1 per cento), secondo le rilevazioni Ismea Ac Nielsen relativi ai primi nove mesi del 2008. La spesa alimentare delle famiglie è pari in media - precisa la Coldiretti - a 466 euro al mese destinati nell'ordine principalmente all'acquisto di carne per 107 euro, di frutta e ortaggi per 84 euro, di pane e pasta per 79 euro e di latte, uova e formaggi per 62 euro, pesce per 42 euro, zucchero, dolci e caffè per 32 euro, bevande per 42 euro e 18 euro per oli e grassi.

L’aumento della spesa è il risultato - continua la Coldiretti - delle forti distorsioni esistenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola con gli aumenti al consumo su base annuale (+ 4,7 per cento) rilevati dall’Istat che sono in netta controtendenza con il calo del 7 per cento dei prezzi agricoli alla produzione registrati ad ottobre, secondo i dati Ismea - Ac Nielsen.

Per ogni euro speso dai consumatori in alimenti - denuncia la Coldiretti - ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all'industria alimentare e solo 17 centesimi agli agricoltori.

Un caso eclatante è quello della pasta che continua a far registrare un aumento dei prezzi vertiginoso e ingiustificato (+ 30 per cento secondo l'Istat) nonostante dall'inizio dell'anno il prezzo del grano duro per la pasta sia più che dimezzato al di sotto dei valori di venti anni fa determinando una situazione drammatica nelle campagne dove - conclude la Coldiretti - non si riescono a coprire i costi di produzione e sono a rischio le prossime semine e quindi le forniture per la pasta Made in Italy.

STRUTTURA DEI CONSUMI ALIMENTARI DELLE FAMIGLIE EURO/MESE
Prodotti
Carne 107 euro
Pane, pasta e trasformati di cereali 79 euro
Latte, formaggi e uova 62 euro
Ortaggi, frutta e patate 84 euro
Pesce 42 euro
Zucchero, dolciari e caffè 32 euro
Bevande 42 euro
Oli e grassi 18 euro
In totale 466 euro
Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat