5 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Anche nel 2008, l'Italia resiste meglio degli altri paesi europei

Export italiano +4% nei primi 10 mesi 2008

L'export italiano è aumentato, nei primi 10 mesi, di 12,9 miliardi, segnando un significativo incremento del 4,3%, restando secondo solo alla Germania

Anche nel 2008, l'Italia resiste meglio degli altri paesi europei: l'export italiano e' aumentato, nei primi 10 mesi, di 12,9 miliardi, segnando un significativo incremento del 4,3%, restando secondo solo alla Germania. Nel 2008 il surplus manifatturiero italiano con l'estero ha raggiunto un nuovo record storico di 61,4 miliardi di euro polverizzando il precedente record di 55,2 miliardi risalente al 1997.

La crescita del surplus manifatturiero ha quasi completamente compensato l'esplosione della 'bolletta' energetica permettendo all'Italia di limitare il suo deficit commerciale complessivo, che resta di gran lunga inferiore a quelli di Francia, Spagna e Regno Unito.

Nel periodo gennaio-agosto 2008, pur gravato da una bolletta energetica più onerosa di quella di altri Paesi, il deficit commerciale con l'estero dell'Italia e' risultato molto contenuto (-7,3 miliardi di euro) rispetto a quelli di Francia (-44,2 miliardi), Spagna (-65,1 miliardi) e Gran Bretagna (-82,2 miliardi).

'Dopo la Germania - prosegue Urso - l'Italia e' ormai il maggiore esportatore europeo verso i Paesi extra UE. Esportiamo in Russia quasi come Francia e Gran Bretagna insieme; verso il Medio Oriente più di Francia e Spagna insieme; in Brasile più di Gran Bretagna e Spagna insieme; in Cina più della Gran Bretagna; in India abbiamo eguagliato la Francia. Il nostro export rappresenta nel panorama attuale l'unico raggio di luce nella tempesta finanziaria'. Resta l'incognita 2009 - ha concluso il sottosegretario - la crisi colpirà inevitabilmente anche il commercio estero italiano, almeno fino alla metà del 2009, ma rispetto alla crisi che vivemmo dopo gli attentati alle Torri Gemelle di New York, il sistema produttivo italiano ha subito una profonda trasformazione e si e' notevolmente internazionalizzato. Per questo, nonostante tutto, il made in Italy resta la nostra arma vincente per conquistare i mercati internazionali, a partire da quelli emergenti, laddove la crisi si sentirà meno: Russia e Est Europa (area Balcani), sponda sud del Mediterraneo e paesi del Golfo e Medio Oriente'.