28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Un’intesa che riguarda solo due organizzazioni di prodotto del Bresciano

«L’intesa bresciana sul latte non rappresenta le posizioni degli allevatori lombardi»

Così Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano e Lodi stigmatizza il protocollo che ieri è stato siglato a Brescia sotto la supervisione dell’assessore provinciale all’agricoltura

Un’intesa che riguarda solo due organizzazioni di prodotto del Bresciano e che non coinvolge assolutamente le migliaia di stalle lombarde per le quali restano validi i parametri dell’intesa siglata con Galbani dalla Coldiretti insieme alle altre associazioni di categoria del mondo agricolo. Così Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano e Lodi stigmatizza il protocollo che ieri è stato siglato a Brescia sotto la supervisione dell’assessore provinciale all’agricoltura.

«Quell’intesa non è assolutamente rappresentativa delle posizioni degli allevatori lombardi e delle loro associazioni di categoria, raggiunge il solo scopo di danneggiare l’intero settore e le persone che vi lavorano» commenta Franciosi. E aggiunge: «I termini scritti in quel protocollo non fanno altro che peggiorare una situazione già difficile per le aziende zootecniche, inserendo valutazioni economiche che non hanno alcun aggancio con una possibile sostenibilità finanziaria».

Secondo il Presidente della Coldiretti ci sono anche fenomeni distorsivi sul mercato del grano: «Non si spiega come mai a fronte di un aumento dei consumi, si stia verificando lo stesso un calo delle quotazioni. E in ogni caso non è possibile che ogni volta che si verifica qualche movimento sulle quotazioni, a pagare siano sempre da una parte gli allevatori e dall’altra i consumatori. Intanto protocolli locali come quelli siglati nel Bresciano non fanno altro che peggiorare la situazione e non sono affatto rappresentativi dei legittimi interessi degli allevatori della nostra regione. Questa situazione rischia solo di far chiudere le aziende e di non portare alcun vantaggio al consumatore finale. Per quanto ci riguarda non riteniamo questo accordo applicabile agli allevamenti da latte lombardi».