28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Si riduce il numero delle imprese di telecomunicazioni in Italia

Cala fatturato nelle telecomunicazioni

Un ridimensionamento ha interessato il fatturato complessivo del comparto, che passa dai 47.952 milioni di euro del 2006 ai 45.060 milioni di euro del 2007

Si riduce il numero delle imprese di telecomunicazioni in Italia. Le imprese di telefonia fissa e mobile rilevate nel 2007, infatti, sono 23 (27 nel 2006) e impiegano 84.912 addetti, con una riduzione di circa mille unità rispetto all'anno precedente. Un ridimensionamento - spiega l'Istat - ha interessato anche il fatturato complessivo del comparto, che passa dai 47.952 milioni di euro del 2006 ai 45.060 milioni di euro del 2007 con un calo del fatturato per addetto (da 558 mila euro del 2006 a 531 mila euro del 2007).

In particolare, il fatturato per addetto diminuisce rispetto all'anno precedente di circa 28 mila euro nelle imprese di maggiore dimensione (100 e più addetti), mentre registra una crescita di circa 23 mila euro nelle imprese della rimanente fascia dimensionale (dai 1.650 mila euro del 2006 ai 1.673 mila euro del 2007). Positivo l'andamento degli investimenti totali, saliti a quasi 7.000 milioni di euro (+1,9 per cento rispetto all'anno precedente), mentre gli investimenti per addetto passano a livello complessivo dagli 80 mila euro del 2006 agli 82 mila euro del 2007. Un incremento degli investimenti per addetto comparativamente più consistente si registra nelle imprese di piccole dimensioni (da 144 mila euro del 2006 a 171 mila euro del 2007) rispetto alle grandi (da 79 a 82 mila euro).

Al 31 dicembre 2007 le linee telefoniche, analogiche o digitali (linee PSTN/ISDN), offerte dalle imprese della telefonia fissa ammontano in totale a circa 25 milioni, con una diminuzione di 1,8 milioni rispetto all'anno precedente dovuta alla sostituzione di telefonia fissa con telefonia mobile. Il 75,7 per cento delle linee telefoniche principali attive al 31 dicembre 2007 e' costituito da utenze residenziali e il rimanente 24,3 per cento da utenze affari.