28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Trasporto pubblico locale

CGIL CISL UIL Liguria chiedono ritiro delibera regionale trasporto pubblico

Nei giorni scorsi il Consiglio Regionale della Liguria ha provveduto ad approvare i criteri di ripartizione dei Fondi aggiuntivi destinati al Trasporto Pubblico Locale

Nei giorni scorsi il Consiglio Regionale della Liguria ha provveduto ad approvare i criteri di ripartizione dei Fondi aggiuntivi destinati al Trasporto Pubblico Locale.
Ciò è avvenuto, contrariamente a quanto accade su altri temi, al di fuori di qualsivoglia confronto con le Organizzazioni Sindacali ed ha modificato radicalmente i criteri di ripartizione adottati dal piano triennale che seppur non pienamente condivisibili avevano una loro logica ed un loro equilibrio.

Il 50%dei Fondi sarà assegnato sulla base dei km percorsi ed il restante 50% sulle ore di servizio; tali criteri che non considerano in nessun modo il numero dei passeggeri trasportati ed il tasso di innovazione e razionalizzazione perseguiti dalle aziende sono fortemente penalizzanti per le aziende e per le amministrazioni locali che hanno avuto comportamenti virtuosi.
Tale scelta non è da noi condivisa ed è giudicata sbagliata, iniqua e pericolosa per le prospettive del servizio di Trasporto Pubblico Locale nella nostra Regione.

Infatti:
- tali criteri pregiudicano, attraverso la riduzione dei trasferimenti destinati alle singole aziende e l’assenza di vincoli di spesa persino il pagamento degli aumenti contrattuali per i lavoratori in molte delle realtà aziendali Liguri.
- Costringeranno le Amministrazioni locali a dover intervenire con risorse proprie che non essendo disponibili a causa dei tagli del Governo, le costringeranno a dover ridurre la quantità e qualità di servizi erogati a tutti i cittadini.
- Chiameranno la maggioranza delle Aziende di Trasporto Pubblico a chiedere a gran voce l’aumento delle tariffe con grave pregiudizio per il reddito dei cittadini Liguri a partire da quello delle fasce più deboli che sono le maggiori utilizzatrici del servizio di trasporto pubblico.
- Non vengono riconosciuti ed incentivati gli sforzi innovativi prodotti da alcune aziende e da tutti i lavoratori del settore, tesi a migliorare la qualità e la quantità del servizio di trasporto e premiano quelle Aziende e quelle amministrazioni i cui comportamenti hanno generato sprechi e disservizi.

L’insieme di ciò fa trasparire la mancanza da parte della Regione di una adeguata regia delle politiche di trasporto pubblico. C’è da chiedersi infatti che fine abbia fatto la più volte annunciata «Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico» che avrebbe dovuto promuovere e facilitare i processi di aggregazione e di innovazione oltrechè concorrere a scongiurare il ricorrente rischio di competizioni fratricide tra territori della nostra Regione.
CGIL-CISL-UIL Regionali, insieme alle loro articolazioni territoriali e categoriali, non condividono le scelte operate dal Consiglio Regionale.

Le succitate Organizzazioni Sindacali chiedono il ritiro del provvedimento e l’apertura di un vero percorso negoziale. In assenza di ciò decideranno nelle prossime settimane di produrre e mettere in campo tutti quegli atti e quelle iniziative che riterranno opportune per modificare tale situazione.