28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Sistema fieristico

«Fondamentale il coordinamento con le altre realtà nazionali e internazionali»

Così afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera, a proposito del disegno di legge per la promozione e lo sviluppo del sistema fieristico piemontese, documento in corso di discussione in Consiglio regionale

«Nel complesso concordiamo con il ddl nella misura in cui mostra di rispettare il principio di sussidiarietà e di libertà del mercato, anche se riteniamo che alcuni correttivi permetterebbero di rendere più organico ed incisivo il sistema fieristico piemontese, in un’ottica di coordinamento con le altre realtà nazionali e internazionali». Così afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera, a proposito del disegno di legge per la promozione e lo sviluppo del sistema fieristico piemontese, documento in corso di discussione in Consiglio regionale.

«Il testo risponde a una necessità normativa conseguente alla modifica del titolo V della Costituzione che attribuisce competenza legislativa alla regione in materia», prosegue l’esponente azzurro. «Lo scopo è quello di cogliere le opportunità economiche prendendo spunto anche dalle eccellenze delle regioni limitrofe che vantano esperienza in questo campo, come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Accanto alla valorizzazione delle specificità del sistema piemontese, a partire dall’area fieristica di Torino e dal potenziamento dell’Expo Piemonte di Valenza come area destinata ai prodotti di alta gamma, penso sia necessario che il coordinamento interregionale sia affiancato da una collaborazione internazionale, per gestire in modo ottimale il calendario fieristico».

«Nell’ambito della definizione dei requisiti minimi dei quartieri fieristici, stabiliti con delibera della Giunta», continua Cavallera, «appare doveroso sollecitare il rispetto degli indirizzi di programmazione regionale, in caso di istituzione di nuove aree fieristiche. La previsione di una politica di sviluppo del sistema fieristico regionale dovrebbe inoltre essere integrata da una norma che prevede nel dettaglio la possibilità della Giunta regionale di concorrere alla promozione, attraverso contributi in conto capitale, progetti di qualificazione e di infrastrutturazione.
Mi auguro, infine, che vengano attivati momenti di consultazione con gli enti locali e i rappresentanti delle associazioni di categoria, per coadiuvare la regione nel delicato compito di dare attuazione alla nuova normativa».