Expo, Corte dei Conti: «Per le gare truccate il danno è di 5 milioni di euro»
Gli atti di contestazione sono stati notificati agli ex manager Antonio Acerbo e Angelo Paris
MILANO - Un danno erariale pari a 5 milioni di euro ai danni della società Expo. E' la contestazione notificata dalla Procura regionale della Corte dei Conti della Lombardia all'ex sub commissario Expo Antonio Acerbo e all'ex manager Expo Angelo Paris.
Il patteggiamento della pena per 100mila euro
I due uomini erano finiti in carcere con l'accusa di aver pilotato alcune gare d'appalto dell'Esposizione Universale milanese: Acerbo quella sulle Vie d'Acqua Sud e Paris quella delle cosiddette «infrastrutture dei servizi». Entrambi hanno patteggiato la pena (l'ex sub-commissario a 3 anni, l'ex manager a 2 anni, 6 mesi e 20 giorni) sborsando 100 mila euro ciascuno come risarcimento a favore di Expo.
Il danno erariale da 5 milioni
Ora ad Acerbo e Paris sono stati notificati «atti di contestazione erariale per oltre cinque milioni di euro» nell'ambito di un procedimento di responsabilità erariale condotta dal procuratore regionale Antonio Caruso e dai sostituti Alessandro Napoli, Luigi D'Angelo e Antonino Grasso. Nello specifico, i magistrati contabili contestano ad Acerbo e Paris «il danno erariale all'immagine, il danno patrimoniale da tangente e il danno alla concorrenza».
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