15 ottobre 2024
Aggiornato 17:30
Già venduti 10 milioni di biglietti sui 20 previsti

Metà Expo, bilancio positivo, ma si può dare di più (sui contenuti)

Secondo il commissario unico del governo per l'Expo, i numeri per ora sono positivi. 10 milioni di biglietti venduti sui 20 previsti, 50% dell'obiettivo è raggiunto. Ma sui temi dell'esposizione serve più attenzione

RHO (askanews) - Il bilancio di Expo 2015 al giro di boa dei primi tre mesi è «positivo», anche se «probabilmente non stiamo ancora incidendo abbastanza» sui contenuti. A dirlo è il commissario unico del governo per l'Esposizione universale, Giuseppe Sala, intervistato da askanews. «Abbiamo venduto dieci milioni di biglietti, avevamo l'obiettivo di 20, dunque siamo a metà strada e il 50% dell'obiettivo è raggiunto. Sono soddisfatto dai numeri, ma prima di tutto sono soddisfatto per la soddisfazione della gente: abbiamo fatto molte interviste alle persone nel momento in cui uscivano da Expo e su una scala da uno a dieci il voto medio è stato di 8,4. Si tratta quindi di un risultato eccellente. Sono molto soddisfatto».

Contenuti da approfondire
Quanto ai contenuti lo stesso Sala ammette che la macchina ha ancora bisogno di una messa a punto: «Ci stiamo ancora lavorando. Dobbiamo considerare l'opportunità di lavorare sul dibattito generale, avendo qui istituzioni, politici, esperti del settore agroalimentare, ma è anche fondamentale convincere il singolo visitatore a riflettere al tema. Dal padiglione zero, per esempio, è fondamentale che ogni singolo visitatore esca con in mente alcune cose legate al tema, come lo spreco di alimenti. Nel mondo il 30% del cibo viene sprecato, questo è un aspetto sul quale la sensibilità di ciascuno può avere un impatto sul problema».

Più attenzione al tema
Del resto il dibattito sul numero dei visitatori ha avuto finora più visibilità di quello sul tema della manifestazione. «Prima dell'apertura è più o meno la situazione che si ha ovunque nel mondo, abbiamo in mente le polemiche in Brasile o a Londra prima dell'apertura dei giochi olimpici. Ora è vero che a volte mi chiedo se tutte queste polemiche abbiano senso. A mio parere dovremmo spostare tutte queste domande sui numeri verso i contenuti, ma il successo dell'evento è molto visibile e la cosa fondamentale è che la gente esca soddisfatta». In ogni caso Sala ha deciso da lunedì 10 agosto di pubblicare sul sito di Expo gli ingressi giornalieri «semplicemente per evitare polemiche, per me resta fondamentale il numero di biglietti venduti».

Da considerare la stagionalità
Anche su questo fronte, il commissario è comunque molto ottimista: «Sapevamo e abbiamo anche imparato che Expo ha una stagionalità. Di solito dopo il primo mese il flusso di persone tende a crescere, ma se il clima non ci aiuta, come nella prima parte di luglio, vedi un decremento. Ora il clima è eccellente e penso che avremo un agosto meraviglioso. A settembre e ottobre ci sarà di sicuro un boom per alcune ragioni. Prima di tutto perché l'avvicinarsi della chiusura indurrà molti a venire, poi perché riapriranno le scuole e infine per il tempo. Questi tre elementi insieme creeranno una flusso molto grande di persone».

Il dopo-Expo
Subito dopo la chiusura della manifestazione, il 31 ottobre, Milano avrà a disposizione un'area perfettamente attrezzata e accessibile il cui utilizzo è però ancora indefinito. «So che la proprietà dell'area sta lavorando alla possibilità di trasferire qui una parte dell'università di Milano. Penso che sia una buona idea, avere una cosa molto specifica e chiara come questa è fondamentale. Poi altre opportunità si aggiungeranno quindi se l'università dovesse essere il primo passo per me va bene» ha concluso Sala.