Le proposte della CGIL per cambiare le scelte del Governo
Si è svolta questo pomeriggio presso il teatro Govi di Bolzaneto l’assemblea pubblica organizzata dalla Camera del Lavoro di Genova contro la politica del Governo
Si è svolta questo pomeriggio presso il teatro Govi di Bolzaneto l’assemblea pubblica organizzata dalla Camera del Lavoro di Genova contro la politica del Governo.
La crisi finanziaria in corso è ormai una crisi globale e ancora non si conoscono le effettive ricadute nel nostro paese e sulle condizioni di vita di lavoratori e pensionati. Già oggi assistiamo a un profondo peggioramento dell’economia reale perché gli effetti della crisi si stanno propagando in tutto il sistema produttivo e dei servizi: l’aumento vertiginoso della cassa integrazione, il crollo della domanda, il calo degli investimenti pongono come priorità assoluta la difesa del lavoro e dell’occupazione.
Per Antonio Caminito responsabile CGIL della Valpolcevera «Occorre impedire che i costi della crisi vengano pagati dai lavoratori, dai pensionati, dai precari e, in generale, dalle famiglie a reddito medio e basso. È tempo di invertire l’attuale iniqua redistribuzione della ricchezza. Per la Cgil è indispensabile una politica antirecessiva, fondata sul sostegno ai redditi da lavoro e da pensione per far ripartire la domanda interna e la produzione». Durante l’assemblea gli esponenti sindacali hanno rivendicato un «Piano Anticrisi», che possa efficacemente affrontare la straordinaria gravità della situazione. A tal fine sono state discusse alcune proposte, a partire da quelle relative alla necessità di un consistente investimento su sapere e innovazione, con l’obiettivo di realizzare un accordo per il futuro dell’Italia a sostegno dell’occupazione, dei redditi e degli investimenti. «La Cgil intende approfondire le proposte unitariamente e valutarle attraverso una campagna di ascolto con tutte le forze sociali e politiche, aprendo una fase di iniziative e mobilitazioni affinché i drammatici problemi che investono l’Italia e le persone diventino finalmente una priorità condivisa: queste sono le motivazioni che porteranno la CGIL allo Sciopero Generale proclamato per il 12 Dicembre» ha concluso Caminito.
Nelle conclusioni Walter Fabiocchi, Segretario della Camera del Lavoro di Genova, sottolinea la gravità del momento «Siamo di fronte a una crisi pesantissima, che ricorda quella del ’29. Si tratta della fine di un ciclo che va affrontato con risposte nuove e diverse rispetto a quelle proposte dal modello liberista. Occorrono soluzioni a livello mondiale che siano più eque e sostenibili, soprattutto nei confronti dei paesi più poveri. È necessario ripensare a una nuova struttura finanziaria globale soggetta a maggior controllo; l’attuale situazione ha fatto capire, anche ai più ostinati, che il mercato non si autoregola, ma ha bisogno di regole certe, trasparenti e condivise» e continua «Nell’attuale situazione si deve pensare alla tutela dei soggetti più deboli, lavoratori, pensionati e soprattutto ai precari che sono i primi a pagare i costi durissimi della crisi. A fronte della gravità del momento, nella quale sarebbero necessarie misure forti di contrasto, mi sembra di capire che le soluzioni proposte dal Governo siano vecchie ed inadeguate. Anziché favorire i redditi di chi lavora, di chi è in pensione o delle fasce più deboli della popolazione, si preferisce tutelare solo banche e imprese. Come Cgil abbiamo chiesto con tenacia un tavolo di confronto per cercare di arginare gli effetti della crisi: non abbiamo avuto alcuna risposta. Per questi motivi continueremo nelle nostre iniziative di informazione e di mobilitazione a partire dal grande sciopero generale del 12 dicembre al quale aderiranno lavoratori, pensionati e cittadini preoccupati per le ripercussioni che la manovra del Governo avrà su redditi e stato sociale».
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