28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Crisi economica

Settore Alimentare: verso un Natale difficile nonostante prezzi in discesa

Le aspettative appaiono preoccupate e preoccupanti. Si registra un generale rallentamento delle tendenze evolutive

La Fiesa - Federazione Italiana Esercenti Specialisti dell’Alimentazione – illustra al Garante dei prezzi dott. Antonio Lirosi, l’andamento del settore food nella distribuzione di vicinato, specificatamente negli esercizi di gastronomie, frutterie, pescherie, macellerie, panetterie in relazione all’andamento del mercato, alle prospettive sui consumi, alle attese sui prezzi e alle tendenze sulle preferenze relative ai prodotti da portare in tavola per le prossime festività.

In riferimento a queste indicazioni rilevate da un punto di vista macro si osserva che per quanto riguarda l’andamento del mercato negli esercizi di gastronomia risulta che ad oggi si registra un momento di stasi caratterizzato da debole fiducia del consumatore. Le aspettative appaiono preoccupate e preoccupanti. Si registra un generale rallentamento delle tendenze evolutive.

Per quanto riguarda le prospettive sui consumi di gastronomia e generi vari si stima un segno negativo (-3%). Secondo gli operatori, per Natale non ci sono premesse positive. Dalle attese sulla dinamica dei prezzi ci si aspetta un andamento in ribasso su Parmigiano, Prosciutto di Parma ed altri prodotti di marca. Sulle tendenze dei prodotti più richiesti nelle prossime festività natalizie (come i Panettoni di marca, Pandoro, spumanti, torroni, panforte) si stima un’invarianza di prezzi e di volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Se inquadrati all’interno di politiche promozionali si può osservare che i suddetti prodotti potranno beneficiare di significative riduzioni di prezzo.

Per quanto riguarda il mercato delle carni la scelta del consumatore è oculata e attenta, essi sono prudenti negli acquisti e riscoprono i prodotti poveri come le cotenne, il quarto anteriore, il bollito; si registra un ristagno delle carni chianine, filetti e bistecche. E’ atteso un lieve incremento di vendita per il periodo natalizio, derivante da un incremento di consumi domestici.
In questo contesto si rileva una leggera tensione sui prezzi dei suini e nel mercato avicunicolo specialmente su alcuni tagli (petto e cosce di pollo). Il mercato dei bovini non dovrebbe risentire di rincari; per Natale il prezzo del vitello si prospetta in leggera crescita ma sempre all’interno del tasso d’inflazione. Gli altri prodotti natalizi come i salumi, capponi e l’agnello registreranno una lieve ripresa di prezzi e volumi grazie all’aumento dei consumi domestici.

Nel mercato ortofrutticolo si registra un andamento stabile, sensibilmente rallentato contrariamente al periodo. Anche sui mandaranci non c’è la corsa agli acquisti nonostante i prezzi più bassi (anche del 10% rispetto l’anno scorso, su alcuni mercati).
Il mercato è segnato da cautela, leggermente in flessione, bassa tendenza agli acquisti senza aspettative di crescita sensibili nonostante i prezzi più bassi dell’anno scorso, sia sulla frutta che sulla verdura. I consumatori per le prossime festività, privilegeranno l’acquisto d’ananas, fragole, uve, noci, mandarini e mandaranci, frutta esotica; per la verdura le preferenze andranno ad insalate, finocchi, radicchio trevigiano, spinaci, broccoli.

Per quanto riguarda l’andamento del mercato nel settore panificazione, al momento ci troviamo in un momento di calma, i prezzi sono in progressivo calo e i consumatori acquistano l’indispensabile. In questa situazione le aziende per spingere i consumi, faranno promozioni ed iniziative incrementando le azioni di fidelizzazione sul messaggio dei negozi di qualità e di fiducia.
In relazione alla previsione sui prezzi nei prossimi mesi, ci si può aspettare ancora una contenuta diminuzione, compatibilmente al prezzo della farina e dei costi di gestione, considerato che c’è stato in ottobre un aumento del gas del 6% e ci si aspetta un nuovo aumento a gennaio.
In prospettiva delle festività natalizie, in coerenza con le premesse, non ci saranno aumenti. Panettone, pandoro, pizze dolci saranno in linea sia con il livello dei prezzi dello scorso anno che dei volumi.

Infine, in relazione al mercato ittico, l’andamento della domanda è in calo, con punte del 10% su alcuni mercati riguardo lo stesso periodo dell’anno scorso. Si risente della crisi, e gli effetti, da un punto di vista mediatico, sono pesanti. Il settore si aspetta un peggioramento per i prossimi mesi. Pertanto non è attesa a breve una ripresa dei consumi.
In conseguenza della crisi e della stagione, i consumatori si sono riposizionati su prodotti più convenienti con dei prezzi sensibilmente inferiori: pesce azzurro, trote, e pesce di allevamento.
In prossimità del Natale, presumibilmente si venderà più pesce d’allevamento rispetto al pesce di mare in quanto più conveniente. Non sono attese variazioni importanti sui volumi.