Da oggi trasparenza sui 20 medicinali maggiormente commercializzati
Nelle farmacie, parafarmacie e corner dentro i grandi punti vendita saranno affissi cartelli informativi dei prezzi delle 20 confezioni di farmaci maggiormente commercializzati
Al via oggi l’operazione trasparenza per i farmaci da banco. Nelle farmacie, parafarmacie e corner dentro i grandi punti vendita saranno affissi cartelli informativi dei prezzi delle 20 confezioni di farmaci maggiormente commercializzati. Per Adoc un’iniziativa positiva.
«Bene l’operazione trasparenza sui farmaci da banco – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – un aiuto importante ai consumatori. La liberalizzazione, che ha permesso la vendita dei medicinali in luoghi diversi dalla sola farmacia, è stata un successo: il maggior numero di punti vendita ha favorito la diminuzione dei prezzi e facilitato l’accesso alle cure per tutti coloro che avevano difficoltà a raggiungere le farmacie. Farmacie e parafarmacie che oggi sono, purtroppo, tra i negozi più frequentati, complice lo stress da carovita».
Per Adoc dovrebbe essere prese misure anche per ridurre lo spreco di farmaci. Secondo un’indagine dell’Associazione ogni famiglia getta nella spazzatura circa 9 prodotti farmaceutici sui 45 comprati annualmente, in media il 20%.
«Mediamente una famiglia spende 400 euro l’anno nell’acquisto di medicinali, di questi quasi 80 euro vengono sprecati, a causa delle confezioni non conformi alla terapia prevista – commenta Pileri – alcuni beccucci dei flaconi e degli spray, difatti, non consentono l’utilizzo di circa il 20% del prodotto, reso praticamente inaccessibile. Discorso simile per i medicinali in gocce, dato che poco meno del 10% rimane nella boccetta, inutilizzabile. Inoltre, la maggioranza dei farmaci confezionati in blister contiene un numero di compresse superiore o inferiore del 30%, in media, rispetto al normale ciclo terapeutico per cui viene impiegato. In tale modo, si costringe il malato ad acquistare una seconda scatola del farmaco o a mantenere in giacenza la confezione, spesso fino alla scadenza del prodotto. Alimentando lo spreco, causando danni ingenti all’economia familiare e nazionale, per ben 1,5 miliardi di euro. Uno spreco assolutamente non giustificabile e preoccupante. E con uno spreco di tale portata, c’è il rischio di provocare seri danni all’ambiente, qualora i medicinali non venissero gettati negli appositi contenitori locati nelle farmacie.»
Secondo l’Adoc, altro fattore scatenante lo spreco dei farmaci è la ridotta scadenza dei prodotti attualmente in commercio.
«Il tempo di scadenza dei medicinali si è notevolmente ridotto rispetto ad anni fa – continua Pileri – la scadenza media di un prodotto è passata dai 2 anni ai 6 mesi, o un anno al massimo. Comportando l’acquisto forzato, e inutile, di più confezioni nell’arco di un anno, soprattutto di farmaci destinati alla cura di patologie non croniche. Chiediamo un incontro con i produttori farmaceutici e i farmacisti, al fine di individuare soluzioni ottimali in merito ad un migliore confezionamento dei medicinali, conforme alla terapia prevista. »