8 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Libia

Barbolini: «Bene Frattini, spiraglio per crediti imprese italiane»

Dichiarazione del senatore del Pd, Giuliano Barbolini Capogruppo in commissione Finanze

«L'audizione del Ministro degli Esteri in commissione Finanze sui contenuti del Trattato di amicizia Italia - Libia, siglato il 30 agosto scorso, ha permesso di fare un passo in avanti per la soluzione dell'annosa questione dei crediti delle imprese italiane nei confronti della Libia». Lo dichiara il senatore del Pd Giuliano Barbolini capogruppo in Commissione Finanze a seguito dell'audizione in Senato del Ministro Frattini.

«E' molto positivo - aggiunge Barbolini - che nel trattato sia prevista l'abolizione di ogni discriminazione verso le imprese italiane che possono lavorare in Libia. Anche con particolare riferimento ai contributi assicurativi dei propri dipendenti, italiani, che operano in Libia poiché finalmente si supera la doppia contribuzione finora necessitata a tutela dei lavoratori».

«Il ministro - spiega Barbolini - ha confermato che rispetto alle aspettative di 627 milioni da parte libica, si è arrivati a riconoscerne 450, includendo anche quelle rivendicazioni che presentano documentazioni incomplete. Sollecitato sulla necessità che il governo dia il proprio assenso ai Ddl presentati da diverse forze politiche, e in particolare dal Pd, per consentire alle imprese italiane di monetizzare al più presto i crediti contratti, il ministro - spiega Barbolini - ha convenuto sulla possibilità di una garanzia sovrana da parte dello Stato italiano per quel che eccede la quota non riconosciuta, finora, dalla Libia fino alla concorrenza dei 627 milioni. Inoltre il Ministro ha condiviso l'utilità di una commissione di certificazione che possa aiutare, basandosi su elementi oggettivi, la conclusione di un'intesa con la controparte libica. Si tratta - conclude Barbolini - di disponibilità che vanno nella stessa direzione dei Ddl già in discussione in commissione. Mi auguro dunque che si possa celermente perfezionare il testo e portarlo in aula prima o contestualmente alla ratifica del Trattato».