8 maggio 2024
Aggiornato 23:00
La ridotta capacità economica di Alicos garantisce gli stipendi fino a metà novembre

Alicos, Sindacati: «Prioritario salvare l'occupazione»

Cgil Cisl Uil ritengono necessario un ulteriore incontro con il commissario straordinario di Alitalia

Si è svolta ieri a Roma la riunione tra le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, le Segreterie Nazionali di CGIL, CISL e UIL, e i massimi vertici dell'azienda Alicos e del gruppo Almaviva. Diverse le problematiche emerse durante l'incontro. Prima fra tutte la ridotta capacità economica di Alicos, che garantisce gli stipendi al massimo fino a metà novembre.

Cgil Cisl Uil ritengono necessario un ulteriore incontro con il commissario straordinario di Alitalia «al fine di avere visibilità e certezze, nel quadro complessivo delle scelte sui crediti, sul debito che la compagnia ha verso Alicos, nonché di avere garanzie certe sul prosieguo, in questa fase di passaggio, delle attività svolte dall'azienda palermitana». Analoga richiesta di incontro anche con i rappresentanti di CAI, impegnati in queste ore nella definizione dei dettagli del nuovo piano industriale, per sapere «se, a fronte di un servizio necessario quale quello del call center e della biglietteria, la nuova compagnia aerea intenda mantenere un rapporto commerciale con Alicos, garantendo anche nel futuro l'occupazione. Garantire infatti la commessa per il futuro è la condizione essenziale per ogni possibile difesa dell'occupazione».

«Necessario» pertanto, secondo i sindacati che «si giunga, entro poche settimane - spiegano in una nota congiunta - ad avere rassicurazioni in relazione ai crediti vantati verso Alitalia, nonché un nuovo accordo commerciale con Cai». Per i sindacati inoltre «va in ogni caso garantita nella fase di passaggio la continuità del servizio e il pagamento a vista dei servizi svolti per Alitalia».
«La situazione economica di Alicos, come ci ha comunicato la proprietà e il management, vede infatti - spiegano ancora i sindacati - un'esposizione debitoria di 3,5 milioni di euro verso le banche, oltre che verso Almaviva che sta in queste settimane anticipando risorse. Qualora i 7 milioni di euro dovessero essere svalutati dal commissario straordinario, l'azienda finirebbe in automatico in procedura concorsuale ai sensi dell'art. 2247 del Codice Civile, non potendo pianificare una strategia di rientro dai debiti verso le banche e i fornitori. Al contempo, vista la strategicità dei servizi offerti (mediamente 2 milioni di chiamate all'anno, 500 mila biglietti venduti, ecc.) e l'alta qualità degli operatori da tutti riconosciuta, Alitalia ha deciso di continuare a pagare a vista i servizi, anche se per un tempo limitato e su cui non si ha la minima visibilità (generando ciò, ulteriori incertezze) .Si tratta di capire, - osservano ancora - oltre alla questione del recupero dei crediti, se quindi la CAI sia intenzionata o meno a stipulare un nuovo accordo commerciale con Alicos al fine di garantire anche per i prossimi anni il servizio (e quindi la commessa)».

Aa fronte di questa situazione - conclude la nota - come Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, insieme alle Segreterie Nazionali di CGIL, CISL e UIL, prima di tutto che il mantenimento dei livelli occupazionali, per un grande gruppo come Alamaviva, non può essere vincolato esclusivamente ad una difficoltà economica di 7 milioni di euro, a fronte di un fatturato complessivo di centinaia di milioni. Chiare devono essere infatti le responsabilità di tutti, a partire dall'azienda».

Nelle prossime ore sarà inoltre comunicata una data ravvicinata per una riunione delle RSU di Alicos, da tenersi a Palermo con le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.