1 agosto 2025
Aggiornato 12:30
«Governo non affronta cause divario»

Lamonica (Cgil): «Istat conferma spaccatura tra Nord e Sud»

Per il 2007 la crescita del Pil nel Mezzogiorno è stata del solo 0,7%, rispetto a quella del Nord-Ovest (+1,6%), del Nord-Est (+1,9%), e del Centro (+1,7%)

«Si conferma la spaccatura crescente tra il Nord e il Sud del Paese». Così la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica, commenta le stime Istat sui Conti economici regionali che evidenziano per il 2007 una crescita del Pil nel Mezzogiorno del solo 0,7 %, rispetto a quella del Nord-Ovest (+1,6%), del Nord-Est (+1,9%), e del Centro (+1,7%).

«Il dato risulta, inoltre, preoccupante in prospettiva perchè il Mezzogiorno vive oggi un incremento tragico di ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria: il timore, oltre alla preoccupazione del dato di oggi, è soprattutto per quello che sarà il dato del 2008». Sostiene la dirigente della Cgil nel rilevare che: «Nel Mezzogiorno la crisi sociale è a livelli preoccupanti, i redditi continuano la loro flessione negativa, i giovani emigrano sempre più frequentemente e nel frattempo il governo, con la sua manovra triennale, dimentica completamente questa parte del paese in evidente difficoltà».

«Il governo da segnali di non volere affrontare i temi e le cause del divario - precisa la sindacalista -. Da una parte, infatti, non offre misure concrete di sviluppo e crescita specifiche per il Sud e dall’altra toglie a questa parte del Paese risorse già destinate, com’è stato ad esempio per la misura del taglio dell’Ici finanziato con i soldi per le infrastrutture di Calabria e Sicilia, ovvero le due stesse regioni che nelle stime dell’Istat occupano - conclude Lamonica - rispettivamente il penultimo e l’ultimo posto».