Fiba Cisl contraria a frammentazione Banca Toscana
E' l'appello lanciato da Roberto Pistonina, segretario generale toscano della Fiba-Cisl, facendo il punto sulla situazione della Banca Toscana
«Occorre evitare ad ogni costo che la cessione di Banca Toscana da parte di MPS avvenga con una vendita 'spezzatino' e porti alla scomparsa del marchio e della sua identità di banca a dimensione regionale: per il bene dei lavoratori, dei risparmiatori e del sistema economico toscano». E' l'appello lanciato da Roberto Pistonina, segretario generale toscano della Fiba-Cisl, facendo il punto sulla situazione della Banca Toscana.
Circa le varie ipotesi di vendita, 150 sportelli con marchio Banca Toscana, lotto unico di 150 sportelli ma senza marchio, 5 lotti distinti, la Fiba prende decisamente posizione per la prima: «Solo cosi' -spiega Pistonina- sarà possibile avviare una vera trattativa sulla mission della banca e sulle ricadute occupazionali. Uno scenario 'spezzatino', con tanti interlocutori differenti, sarebbe invece devastante». Secondo Pistonina lo 'spezzatino' avrebbe conseguenze negative anche per i risparmiatori e gli operatori economici della Toscana».
«Gli sportelli infatti -osserva il segretario Fiba- sarebbero presumibilmente acquistati da grandi gruppi nazionali che vogliono accrescere la loro presenza in Toscana. E in questi casi, lo abbiamo visto a suo tempo con l'acquisto delle ex Casse del Tirreno da parte della Popolare di Lodi di Fiorani, ci troveremmo istituti di credito che cercano di imporre ai loro clienti (facendo pressioni enormi sui dipendenti in questo senso) prodotti assolutamente inadatti, perché pensati per altri target di clientela, con una politica finanziaria puramente speculativa, che niente ha a che vedere con il tessuto di piccole e piccolissime imprese della Toscana».
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