26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Nonostante la discesa del prezzo del petrolio

Benzina: continuano le speculazioni sui prezzi dei carburanti

Gli automobilisti ne fanno le spese, pagando 90 euro in più all’anno!

È incredibile e vergognoso come le speculazioni sui carburanti continuino indisturbate, nonostante le nostre ripetute denunce e nonostante le numerosissime lamentele e segnalazioni dei cittadini.
Il prezzo del petrolio, infatti, si attesta oggi a quota 104 Dollari al barile, lo stesso livello a cui si attestava tra febbraio e marzo di quest’anno. In quella data, però, il costo della benzina ammontava a 1,36 – 1,38 Euro al litro.

Contemporaneamente, da allora, vi è stata una rivalutazione del Dollaro sull’Euro dell’ordine del 6%, fatto di cui teniamo ed, ovviamente, abbiamo sempre tenuto conto.
Alla luce di questi dati, secondo dei calcoli matematici precisi e rigorosi, la benzina dovrebbe attestarsi oggi a 1,40 Euro al litro. Sulle colonnine dei distributori, però, si continuano a leggere prezzi che variano tra 1,46 e 1,49 Euro al litro.
Denunciamo quindi speculazioni di almeno 7-8 centesimi al litro, che, come al solito ricadono sugli automobilisti, costretti a pagare, per il pieno di carburante, 90 Euro in più all’anno.

È una situazione insostenibile, che va avanti da troppo tempo, sulla quale è urgentissimo intervenire, ponendo maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini, piuttosto che a quelle dei «poveri» azionisti delle società petrolifere colpiti dalla Robin Tax.

Chiediamo pertanto:
- di controllare e sanzionare i fenomeni speculativi di doppia velocità nell’adeguamento dei pezzi dei carburanti;
- di operare in direzione dell’azzeramento del differenziale tra costo industriale dei carburanti in Italia e negli altri paesi della Comunità Europea;
- di completare il processo di liberalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti, favorendo una forte presenza di distributori nel circuito della grande distribuzione.