19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Nuova riforma delle pensioni?

Pensioni. Damiano: «Non servono nuove riforme, basta completare protocollo»

«Questa mattina il Sole 24 ore ha proposto una nuova riforma delle pensioni per il prossimo autunno, per fortuna prontamente smentita dal ministro del Lavoro»

«Questa mattina il Sole 24 ore ha proposto una nuova riforma delle pensioni per il prossimo autunno, per fortuna prontamente smentita dal ministro del Lavoro. Infatti tutti riconoscono che il risultato raggiunto con il protocollo del 23 luglio dell’anno scorso è di grande equilibrio ed efficacia. L’avanzo finanziario di competenza dell’INPS è aumentato nel 2007 di quasi 7 miliardi di euro rispetto al 2006 anche grazie alle ultime riforme introdotte, dall’aumento delle aliquote contributive, alla lotta al sommerso e al lavoro nero, alla introduzione di finestre anche per le pensioni di vecchiaia. Non si tratta quindi di fare nuove riforme ma , di completare il protocollo.» Lo dichiara Cesare Damiano ministro del Lavoro del Governo Ombra.

«In primo luogo – prosegue Damiano - va emanato entro la fine dell’anno il decreto relativo ai lavori usuranti, per consentire a chi ha svolto un lavoro faticoso di anticipare l’uscita verso la pensione. A questo proposito ho presentato un disegno di legge attuativo. La nostra preoccupazione è che il governo voglia stravolgere la norma voluta dal governo prodi, che ha già stanziato quasi 3 miliardi di euro per il prossimo decennio convalidati dalla ragioneria dello Stato, sostituendola con regole più restrittive soprattutto per quanto riguarda il lavoro notturno, che taglierebbe fuori la gran parte degli aventi diritto. In secondo luogo ci aspettiamo un riordino degli enti previdenziali e assicurativi, attraverso un accorpamento già proposto dal Governo Prodi: due poli, uno previdenziale ed uno assicurativo e tre enti di riferimento: INPS, INPDAP, e INAIL. Sarebbe improponibile e sbagliato oggi pensare a dei cambiamenti per quanto riguarda l’uscita pensionistica delle donne. Essa si potrebbe, con l’accordo del sindacato, affrontare esclusivamente su base volontaria e accompagnata da bonus pensionistici per le donne che ne riconoscano i periodi prestati per attività di cura. Altro discorso – conclude Damiano - è l’ allineamento uomo donna nell’uscita pensionistica quando entrerà completamente in vigore il cosiddetto sistema contributivo, con le sue scelte di pensionamento flessibile.»