Da calo petrolio effetto a cascata su alimenti
E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli effetti attesi dalla riduzione delle quotazioni del petrolio
Dal calo del costo della benzina e del gasolio si ci attende un effetto a cascata anche sui prezzi al consumo a partire dagli alimentari dove i costi dei trasporti e della logistica incidono per circa il 30 per cento. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli effetti attesi dalla riduzione delle quotazioni del petrolio, nel sottolineare che in Italia ben l’86 per cento delle merci viaggia su strada.
L'agroalimentare è - sottolinea la Coldiretti - fortemente condizionato dal costo del petrolio che incide fortemente sulle fase produttiva, dove il gasolio ha sostituito quasi completamente la benzina, per le lavorazioni dei terreni e la trasformazione dei prodotti, ma anche per la conservazione degli alimenti e soprattutto per il trasporto.
E’ stato stimato che un pasto medio - continua la Coldiretti - percorre più di 1.900 km per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vogliono più calorie di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali.
Per contrastare questa tendenza la Coldiretti ha promosso il progetto a chilometri zero per favorire il consumo di prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti prima di giungere sulle tavole. E dal Veneto alla Calabria le amministrazioni regionali si sono attivate con l’approvazione di leggi a favore dei cibi a «chilometri zero», promosse con la raccolta di firme dalla Coldiretti, che sanciscono la preferenza ai prodotti locali in mense, ristoranti e grande distribuzione per combattere i rincari dovuti all'aumento del costo dei trasporti e l'impatto sul clima provocato all'inquinamento con l'emissione di gas serra dei mezzi di trasporto.
Le iniziative di legge popolare, già positivamente concluse in Veneto e Calabria, sono state promosse dalla Coldiretti in tutte le regioni ed hanno incontrato il sostegno nei cittadini che avvertono un bisogno di trasparenza, genuinità e garanzia sull'origine che fino ad ora è stato poco valorizzato dalla distribuzione e dalla ristorazione in Italia, a differenza di quanto sta accadendo negli Stati Uniti dove gruppi come ValMart e Whole Foods promuovono la vendita di prodotti locali.
Le iniziative di legge popolare promosse a livello regionale dalla Coldiretti prevedono tra l’altro la promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, università, ospedali e caserme ma anche spazi per la vendita diretta dei prosuttori agricoli e l’obbligo dei controlli sull’etichettatura per difendere le tipicità e combattere i falsi.
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