Vino, Zaia: «Buon lavoro a tutti i viticoltori»
«Qualità e sicurezza la forza di un settore che continua a crescere»
«Volevo essere con i viticoltori e inaugurare la vendemmia per dire che ci siamo, che seguiamo il settore con grande attenzione, che siamo consapevoli che a fare grande il vino italiano sono le tante piccole e medie imprese che negli ultimi vent’anni hanno portato questo settore a livelli di qualità e di sicurezza inimmaginabili. Oggi siamo in Sicilia, ma ci sentiamo legati ai viticoltori di tutta Italia. Il vino è la migliore sintesi dei nostri territori, è il prodotto tipico per eccellenza, che ha fatto grande l’immagine del Made in Italy nel mondo. Auguro un buon lavoro a tutti. Le previsioni annunciano un settore in crescita, sapremo essere sempre di più sui mercati internazionali».
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, con il taglio del primo grappolo, ha inaugurato ieri la stagione della vendemmia italiana.
Il Ministro ha partecipato alla vendemmia notturna presso la tenuta di «Donnafugata» a Contessa Entellina a Sciacca. L’appuntamento, che quest’anno festeggia i dieci anni di vita, rientra nel calendario enologico italiano ed inaugura in Sicilia la vendemmia dello Chardonnay, la varietà più precoce dell’isola.
«Nel nostro vino c’è la genuinità, la sicurezza dei controlli e soprattutto, all’origine, ci sono pratiche di coltivazione della vite e di produzione che partono dalla tutela e dalla salute dei cittadini. – ha detto il Ministro -. In un bicchiere ci sono la storia, le tradizioni, le infinite varietà di sapori che in Italia mutano con i microclimi, le coltivazioni, le tipologie La penisola è un tappeto di tipologie diverse. Il vino è dimensione produttiva e dimensione economica, ma è soprattutto dimensione identitaria. Difendere la tipicità di un territorio significa dire ai cittadini che il nostro sistema agricolo è strategico, che la nostra etica sui mercati è il contrasto alla globalizzazione e all’omologazione che vorrebbero imporci».
Secondo quanto emerge da un’indagine condotta dall’Ismea e dall’Unione italiana Vini le previsioni di vendemmia per il 2008 dovrebbe rivelarsi più generosa di quella precedente. La crescita produttiva viene stimata intorno il 10 per cento rispetto allo scorso anno, mentre la Sicilia nello specifico - con 6 milioni di ettolitri - supererà il 30 per cento. Gli incrementi più consistenti si prevedono nelle regioni meridionali, mentre più stabili saranno le produzioni nelle regioni settentrionali.
In Italia su un totale di circa 730 mila ettari a vigneto, 275 mila ettari sono destinati alla produzione di vini DOC-DOCG e 455 mila ettari alla produzione di vini da tavola. Secondo gli ultimi dati disponibili (aggiornati al 16 giugno 2008), ci sono attualmente 473 denominazioni registrate, di cui 316 DOC, 38 DOCG e 119 IGT. La produzione nazionale di DOC e DOCG è di circa 15 milioni di ettolitri, mentre nel complesso la produzione di vino in Italia supera i 50 milioni di ettolitri. Il vino si conferma un settore trainante del nostro export: nel 2007 ha superato i 3,4 miliardi di euro, con una crescita del 7% sul 2006.