28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Lavoro

Siglato il contratto dei Tessili

Industria e sindacati ricuciono lo strappo e arriva la firma dopo 10 mesi di vertenza. Nuovo contratto nazionale per 420 mila addetti, di cui 12 mila nel Biellese

BIELLA – Dopo un lungo braccio di ferro tra le parti, arriva finalmente il nuovo CCNL del Tessile Abbigliamento Moda. Il rinnovato contratto nazionale, che interessa 420mila lavoratori a livello italiano e ben 12mila nel solo Biellese, è stato sottoscritto nei giorni scorsi da Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia e dai segretari nazionali dei sindacati Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil, sulla base degli accordi siglati il 21 febbraio scorso, dopo una stagione di attriti senza precedenti.

Un nuovo contratto e un fondo di assistenza integrativa
Dieci mesi di trattativa, due scioperi nazionali, per un totale di 16 ore, hanno portato alla versione odierna del CCNL, approvato in larga maggioranza (95%), dalle assemblee dei lavoratori. Il contratto resterà in vigore fino al 31 dicembre 2019 e, accanto agli accomodamenti di carattere economico, segna l’introduzione di un importante step nel welfare di settore, con l’istituzione di SANIMODA. Si tratta di un fondo intersettoriale, che gestirà l’assistenza sanitaria integrativa in favore di tutti i lavoratori della moda, in applicazione dei rispettivi contratti nazionali recentemente firmati in tutti i comparti produttivi. Il fondo verrà attivato per più di mezzo milione di addetti, e prevederà  un contributo base a carico delle aziende variabile dagli 8 ai 12 euro al mese, a seconda dei diversi contratti.

Mediazione sui salari. Aumenti reali demandati a livello aziendale
La conclusione della vertenza contrattuale, con riguardo alla parte economica, prevede una soluzione di mediazione, con la fissazione dei minimi retributivi ex-post in base all’indice di inflazione IPCA e la previsione, al contempo, di anticipi retributivi definiti convenzionalmente ex-ante. Gli aumenti reali dei salari sono invece demandati al livello aziendale, dove è possibile realizzare lo scambio vero tra maggiore produttività e migliori condizioni retributive.

Più flessibilità per le aziende del Tessile
Nella partita del «dare per avere» le aziende ottengono quella che, proprio da Sistema Moda Italia, viene definita come una «maggiore flessibilità operativa», grazie all’introduzione di una disciplina delle ferie, all’incremento delle ore di flessibilità annuali (elevate a 104), all’aumento della flessibilità «in entrata», cioè delle percentuali di utilizzo dei contratti a termine e in somministrazione, e all’aggiornamento del CCNL rispetto alle nuove normative intervenute nella legislazione del lavoro.

Torna il sereno tra Sistema Moda Italia e lavoratori
«La firma definitiva del Contratto nazionale ricompone dunque le divergenze tra le parti e pone le basi per ristabilire relazioni industriali di settore collaborative e costruttive» dichiara Sistema Moda Italia. Soddisfazione anche da parte dei sindacati, Stefania Pomante, segreteria nazionale della Filctem Cgil, responsabile del settore Tessile e Abbigliamento, ha sottolineato l’importanza dell’accordo per SANIMODA, definendolo come un obiettivo «voluto e cercato da molti anni per i nostri lavoratori».