28 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Verso il 2018

Colautti e la sfida per «riportare la gente a interessarsi alla politica»

Il consigliere regionale degli alfaniani ufficializza la candidatura a sindaco organizzato un evento al cinema Visionario. «Non si vince la città con la sommatoria dei partiti, ma con idee forti rivolte anche a quelli che non vanno più a votare»

UDINE - E’ toccato a Leonardo Piccoli, presidente dell’associazione degli immobiliaristi, ufficializzare la candidatura a sindaco di Udine di Alessandro Colautti, consigliere regionale degli alfaniani. Che mai, giovedì mattina, nel corso dell’incontro da lui organizzato su 'Modello Une cercasi' aperto ai media e alle categorie economiche della città, aveva espresso apertamente questa intenzione. E si era, anzi, limitato a «ufficializzare l’inizio di un percorso». Quale? «Quello di un percorso condiviso che ripensi una città alla luce dei cambiamenti avvenuti» e che «tenga conto del fatto che ormai nelle città sindaci vengono eletti ai ballottaggi con il 20-25% dei suffragi». E proprio in considerazione di questo, Colautti ritiene indispensabile riallacciare un nuovo rapporto con i cittadini condividendo con loro un percorso programmatico.

Insomma, ha rimarcato, «oggi inizia non la candidatura di Colautti, ma l’offerta ai partiti di un percorso, di uno stimolo, di una provocazione per capire se siamo in grado di riportare la gente a interessarsi alla politica». Colautti aggiunge che «i tempi impongono scelte coraggiose», per questo è necessario «stabilire un metodo di lavoro». Il perimetro in cui Colautti giocherà questa partita è quello del centro destra. «E’ chiaro a chi mi rivolgo; è chiaro da dove provengo». Ma attenzione, ammonisce, «non si vince la città con la sommatoria dei partiti, ma con idee forti rivolte anche a quelli che non vanno più a votare».

Il cantiere promesso da Colautti è partito. Nelle sue intenzioni ci dovrebbero essere almeno tre incontri mensili. Giovedì con lui al tavolo dei relatori c’erano Paolo Marizza e Vittorio Sgueglia Della Marra che hanno parlato rispettivamente su 'Innovazione aperta' e 'Cittadinanza attiva ne gestione dei beni comuni'. Luogo dell’incontro, il Visionario, «una delle eccellenze – ha detto Colautti – di questa città. E la politica ha bisogno di eccellenze se vuole ridiventare visionaria. Ma serve coraggio».
Ora la parola passa al centrodestra che a settembre dovrebbe cominciare a ragionare su programmi e candidati «Meglio il metodo», ripete Colautti) e soprattutto a Pietro Fontanini che da mesi ha offerto la proprio disponibilità a candidarsi. Ma nel centrodestra scalpitano, per adesso, anche Loris Michelini ed Enrico Bertossi. Come dire che la strada sarà lunga e difficile.