19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
l'appello di ciriani

La partita degli edifici dell’ex Provincia, nuova richiesta del Comune alla Regione

«Ci diano l’immobile di via Concordia per destinarlo a sede della nostra polizia locale, ha le caratteristiche logistiche e urbanistiche ideali»

PORDENONE - «Lo stabile dell’ex Provveditorato agli studi di via Concordia 1, di proprietà dell’ormai ex Provincia, venga assegnato al Comune per destinarlo alla polizia municipale». E’ questa la richiesta contenuta in una lettera che verrà inviata in questi giorni alla Regione, firmata dal sindaco Alessandro Ciriani, dall’assessore comunale al patrimonio Walter De Bortoli e dal comandante della polizia locale Stefano Rossi. La missiva è indirizzata all’assessore regionale al patrimonio Francesco Peroni e per conoscenza alla presidente Debora Serracchiani e al vicepresidente Sergio Bolzonello.

L’edificio di via Concordia all’angolo con la fiera vecchia, spiega la lettera, sarebbe ideale alle funzioni della polizia municipale per la dotazione di parcheggi e la posizione logistica e urbanistica vicina al centro e alle scuole, «consentendo un pronto impiego e intervento dei mezzi e un rapido collegamento con le varie parti della città». Inoltre l’immobile è dotato delle peculiarità tecniche adatte avendo sia una stanza per l’armeria sia una con le caratteristiche necessarie per le detenzioni brevi effettuate dagli agenti comunali. Entrambi questi locali non sono invece presenti nell’attuale sede di via Oderzo, un’ex scuola elementare riadattata. L’Amministrazione comunale invita la Regione a valutare anche uno scambio di sedi tra il corpo della polizia municipale e la forestale regionale sistemata in via Concordia. La richiesta si inserisce nelle azioni di pressione del Comune per fare in modo che il 'tesoro' dell’ex Provincia, costituito da soldi e immobili, non venga sottratto alla Destra Tagliamento.

A tale proposito sabato scorso Ciriani aveva lanciato un altro appello alla Regione chiedendole di convocare i sindaci del Pordenonese per negoziare come utilizzare e distribuire l’avanzo dell’ente Provincia, pari a 6 milioni e 143 mila euro. «Risorse del nostro territorio e che sul nostro territorio devono rimanere» aveva aggiunto il sindaco.