19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Parla il segretario provincial Vuerich

Il Sap denuncia: turni massacranti e rischio scabbia. Chiesta la sospensione di Schengen

Il Sindacato autonomo di Polizia parla di situazione al collasso. In tre giorni fermati 134 clandestini nel Tarvisiano. E le cose non paiono destinate a migliorare. Intanto l'Ass 3 diffonde un volantino sulla malattia parassitaria della pelle

TARVISIO – Agenti costretti a turni di lavoro massacranti e rischi sanitari evidenti. Il Sap, Sindacato autonomo di Polizia, lancia l’allarme, denunciando una situazione insostenibile sul fronte immigrazione. Gli uomini in servizio sono contati, costretti a fare turni di 16-18 ore e con il rischio di contrarre malattie come la scabbia. Ecco perchè il Sap chiede a gran voce al Governo di ripristinare i controlli al confine sospendendo il Trattato di Schengen.

Tra sabato e martedì, a Tarvisio, fermati 134 clandestini
Dopo la presa di consapevolezza che i migranti raggiungono l’Italia non solo a bordo dei barconi ma anche via terra, Adriano Vuerich, segretario provinciale del Sap, parla di una «fascia confinaria al collasso». «Tra sabato e martedì – aggiunge – sono stati rintracciati a Tarvisio 134 clandestini che, dopo i primi accertamenti, sono stati per lo più muniti di decreto d’espulsione dal territorio nazionale entro 15 giorni. Sappiamo benissimo che questi non lasceranno mai il nostro Paese ma si presenteranno alla Questura di Udine per chiedere asilo politico». In questo modo, per Vuerich, a essere messa sotto pressione non è solo la fascia confinaria ma l’intero sistema: «E’ capitato – assicura – che degli operatori si siano dovuti fermare in servizio per 16-18 ore consecutive».

Il rischio scabbia e la sospensione di Schengen
E’ ormai noto che alcuni dei migranti fermati nel Tarvisiano fossero affetti da scabbia. Da qui un’ulteriore preoccupazione per il Sap: «Quali garanzie vi sono per gli operatori di ridurre il rischio di portarsi a casa, oltre a pochi euro, anche qualche malattia contagiosa?». Nei giorni scorsi, sul fronte sanitario, l’azienda numero 3 ‘Alto Friuli’ ha diffuso il volantino ‘La scabbia. Buone norme per una corretta prevenzione' che spiega sinteticamente cos’è questa malattia parassitaria della pelle, come avviene il contagio e come si cura. Il problema quindi esiste, anche se non è molto chiaro come ci si stia attrezzando per contenerlo.
«È arrivato il momento di dire basta – conclude Vuerich – non si può continuare a lavorare senza uomini mezzi e strutture, scoprire territori per coprirne altri, con quali garanzie di sicurezza?  Riteniamo che i nostri governanti debbano avere il coraggio, per garantire la sicurezza del confine terrestre, di sospendere il trattato di Schengen ripristinando il controllo alle frontiere, aggregare personale e soprattutto creare una struttura ad hoc idonea per la prima accoglienza dei clandestini, ove vengano sottoposti a controlli sanitari e dove espletare tutta la parte burocratiche».