Vivendi pigliatutto all'assemblea di Telecom Italia
Stop alla conversione delle azioni risparmio, che avrebbe visto il suo peso diluirsi dal 20% al 14% circa, e ingresso di quattro suoi rappresentanti di peso nel cda del gruppo telefonico.
Stop alla conversione delle azioni risparmio, che avrebbe visto il suo peso diluirsi dal 20% al 14% circa, e ingresso di quattro suoi rappresentanti di peso nel cda del gruppo telefonico.
Lo scontro tra Vivendi e i fondi si sposterà domani all'Auditorium di Rozzano dove gli azionisti di Telecom Italia si riuniranno per votare, nella parte straordinaria, la conversione delle azioni risparmio e, nell'ordinaria, la proposta presentata dai francesi di allargare il cda da 13 a 17, con l'ingresso di quattro suoi rappresentanti.
Lo conferma il ceo del gruppo francese, Arnaud de Puyfontaine, in un'intervista al Corriere della sera, aggiungendo di essere a favore della conversione delle azioni risparmio in ordinarie. Telecom: «Modalità conversione risparmio conformi a best practice»
Contestati rapporto conversione, diluizione e ambito decisionale. Se Vivendi si astenesse, bisognerà vedere se ci saranno i voti favorevoli necessari per approvare una delibera che richiede la maggioranza qualificata dei due terzi del capitale presente.
Chiamata a votare la conversione dei titoli risparmio e l'integrazione del cda con quattro rappresentanti di Vivendi, come richiesto dal gruppo francese, socio con il 20%. Si profila un'affluenza record all'auditorium di Rozzano.
Così il presidente di Telecom Italia: «Siamo spettatori di ciò che assembla delibererà. Su presenze scelta trasparenza». Ad oggi depositato 55,61% del capitale ordinario per assemblea soci.
«Sulle vicende di Telecom Italia non possiamo stare a guardare». Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il viceministro dell'Economia Stefano Fassina (PD). Fossati: «Su Tim Brasil coinvolgere soci minoranza e assemblea. Non è solo asset strategico ma è anche un bene non sostituibile»